Marò, possibile missione della Nia per interrogatorio degli altri 4 fucilieri

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2013 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Marò, possibile missione della Nia per interrogatorio degli altri 4 fucilieri

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

NEW DELHI – Il governo indiano potrebbe inviare una missione della polizia investigativa (Nia) a Roma per interrogare gli altri quattro fucilieri di Marina che insieme con i marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, componevano il team di sicurezza a bordo della Enrica Lexie. Lo scrive oggi il quotidiano The Economic Times.

Si risolverebbe così l’impasse che non ha permesso sinora di chiudere le indagini sull’incidente che coinvolge i due marò. Secondo alte fonti governative a conoscenza della vicenda, questa opzione, peraltro già offerta dall’Italia in alternativa all’impossibile invio a New Delhi degli altri quattro marò, metterebbe fine alle discussioni fra i ministeri degli Esteri, Interno e Giustizia indiani che non hanno trovato un accordo per concludere le indagini.

Il ministero dell’Interno aveva proposto di sottoporre il problema alla Corte Suprema, mentre quello della Giustizia propendeva per l’utilizzazione di una lettera rogatoria per ottenere la deposizione di Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte. In questo ambito il titolare degli Esteri, Salman Khurshid, premeva per una soluzione che proteggesse le relazioni fra Italia e India.

Dopo molteplici riunioni, ha ancora detto la fonte, ”sembra che il ministero dell’Interno abbia finito per accettare l’ipotesi che una missione della Nia si rechi a Roma per l’interrogatorio”, e che magari contemporaneamente si faccia uso di lettere rogatorie. Questo perché, si precisa, vi potrebbero essere dubbi in base al Codice di procedura penale indiano sulla validità di un interrogatorio svolto sul suolo italiano.

Consultato dal giornale su questo scenario, il direttore generale della Nia, Sharad Kumar, non si è sbilanciato ed ha risposto con un laconico: “Nessuna decisione è stata ancora presa su questa questione, che è all’attenzione del ministero dell’Interno”.