“Matrimonio non è solo tra uomo e donna”: la sentenza della corte di New York

Pubblicato il 18 Ottobre 2012 - 23:52| Aggiornato il 19 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA
un Gay Pride (foto Ap/LaPresse)

NEW YORK- La comunità gay degli Stati Uniti festeggia un nuovo passo avanti nel riconoscimento dei suoi diritti: una corte d’appello federale dello stato di New York ha affermato che il passaggio di una legge nazionale che definisce il matrimonio come una unione tra uomo e donna è incostituzionale, poiché discrimina le persone dello stesso sesso sposate legalmente impedendogli l’accesso ai benefici federali previsti per le coppie di coniugi.

Si tratta di una argomentazione su cui c’è già una sentenza di una corte di appello di Boston e su cui la Corte Suprema potrebbe pronunciarsi il prossimo anno. La Corte di New York ha accolto l’istanza presentata da una donna di 83 anni, Edith Windsor, che ha sposato in Canada nel 2007 la sua compagna Clara Spyer, con cui era insieme dal 1967 e che è poi morta nel 2009.

Per entrare in possesso dell’eredità lasciatale dalla sua compagna, Edith Wilson ha dovuto pagare 363 mila dollari di tasse, perché il loro matrimonio non è riconosciuto a livello federale. ”Data la sua età e il suo stato di salute, siamo impazienti di ottenere ora il rimborso delle tasse incostituzionali che la signora Windsor è stata costretta a pagare”, ha affermato l’avvocato della anziana donna, Roberta Kaplan, esprimendo viva soddisfazione per la sentenza.

Una sentenza che ”rappresenta uno spartiacque per il movimento legale in difesa dei diritti di gay e lesbiche”, ha a sua volta affermato l’avvocato James Esseks, dell’Unione americana per le libertà civili, aggiungendo che la vittoria della signora Windsor ”rappresenta una magnifica notizia per le coppie dello stesso sesso di New York e degli altri stati”. Negli Stati Uniti sono finora sei gli stati, compreso quello di New York, dove è riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma il punto di riferimento a livello federale è la legge presa di mira oggi, adottata nel 1996 e denominata ‘Defence of Marriage Act’ (Doma). Dopo che nel maggio scorso il presidente Barack Obama ha pubblicamente dichiarato che ”è importante per me affermare che persone dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare”, l’amministrazione Obama ha a sua volta affermato che la Doma è incostituzionale.