Mauritania, continuano ricerche italiani rapiti. Farnesina chiede massimo riserbo

Pubblicato il 20 Dicembre 2009 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Cicala

Proseguono le ricerche di Sergio Cicala e della moglie Philomene Kabore, rapiti venerdì sera in Mauritania mentre erano in viaggio per il Burkina Faso, paese di origine della donna.

La Farnesina ha attivato tutti i canali “politici e diplomatici” e sta seguendo il caso con il “consueto impegno”. Ma, “in considerazione della delicatezza della questione”, ha chiesto, in una nota, il “massimo riserbo mediatico per assicurare l’incolumità dei rapiti e favorire l’esito positivo della vicenda”.

Ancora da verificare se davvero gli italiani rapiti in Mauritania siano stati portati in Mali. Lo ha detto il capo del servizio stampa della Farnesina, Maurizio Massari, in un’intervista a SkyTg24. In quel caso, ha spiegato Massari, “i nostri sforzi si estenderebbero a quel Paese”. Intanto l’ambasciatore in Senegal “tornerà dalle vacanze per seguire la vicenda”.

Sergio e Philomene, che vivono a Carini, in provincia di Palermo, sono stati rapiti venerdì sera, a pochi chilometri di distanza dal confine con il Mali occidentale. Il loro minibus è stato trovato abbandonato, la carrozzeria e le gomme crivellate di proiettili: il timore è che siano finiti nelle mani di Al Qaeda.

Proprio venerdì sera, poco prima di mettersi in viaggio, l’uomo aveva telefonato alla figlia Alexia in Italia, per avvisarla che intendeva raggiungere il Burkina Faso per andare a trovare i parenti della moglie. Ieri sera Alexia ha rivolto un appello al Ministro degli Esteri Franco Frattini perché vengano attivati tutti i contatti necessari e per avere al più presto notizie sulle condizioni di salute dei suoi familiari.