McAfee espulso dal Guatemala. Odisse finita, torna negli Usa

Pubblicato il 13 Dicembre 2012 - 00:49 OLTRE 6 MESI FA
John McAfee

NEW YORK – L’odissea del Re degli antivirus informatici John McAfee per ora si ferma negli Stati Uniti. Un ritorno a casa dopo l’estradizione decisa dal Guatemala, Paese nel quale era sconfinato per sfuggire alle autorità del Belize. Quest’ultimo è lo Stato dove l’ex milionario della Silicon Valley ha la sua attuale residenza e dove gli inquirenti gli hanno inviato un mandato di comparizione come persona probabilmente informata dei fatti, per la morte del vicino di casa, anch’egli americano.

McAfee ha informato alcuni giornalisti che il suo rientro negli States avverrà tra poche ore, con un volo diretto a Miami, dopo quasi una settimana passata nelle carceri dell’immigration in Guatemala, con l’accusa di essere entrato illegalmente nel Paese. Lì aveva chiesto anche asilo politico, dichiarandosi innocente per la morte di Gregory Faull nella sua casa sull’isola caraibica di Ambergris Caye.

E dicendosi perseguitato dalla polizia del Belize. La richiesta di asilo è stata però respinta. ”In base alle nostre leggi McAfee sarà deportato nel suo Paese di origine”, ha annunciato un portavoce delle autorità guatemalteche. Così è arrivata l’espulsione dell’eccentrico sessantasettenne uomo d’affari che per oltre un mese era rimasto alla macchia, insieme alla sua fidanzata ventenne.

”Sono felice di tornare a casa”, ha detto McAfee ad alcuni reporter che lo hanno contattato telefonicamente mentre era gia’ al Guatemala City Airport. ”Ho corso in mezzo alla giungla, attraversato fiumi e penso di aver bisogno di un po’ di riposo”, ha aggiunto ricordando la sua fuga dal Belize e anche i sette giorni passati in carcere in Guatemala.

Intanto la polizia del Belize ha confermato che al momento non esiste nessuna accusa nei confronti di McAfee e che all’ex imprenditore era stato inviato un mandato di comparizione solo per ascoltarlo come possibile testimone.