Messico: agenti Usa uccidono un ragazzo di 14 anni alla frontiera

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 22:40| Aggiornato il 9 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Agenti di una pattuglia di frontiera americana hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco Adrian Hernandez, un ragazzo di 14 anni messicano che si trovava sotto un ponte al confine tra California e Messico nei pressi di Ciudad Juarez. Lo hanno reso noto fonti locali, precisando che il governo messicano ha chiesto “un’inchiesta approfondita”. Anche se sull’uccisione ci sono versioni contrastanti, a quanto pare gli agenti hanno sparato quando il gruppo di ragazzi con cui si trovava Andrian ha iniziato a lanciare pietre contro gli americani.

Il ministero degli esteri messicano ha condannato l’uccisione, e in una nota ha annunciato che chiederà a Washington “un’indagine approfondita e trasparente per scoprire i colpevoli”, precisando che l’utilizzo di armi da fuoco rappresenta una reazione spropositata al lancio di pietre. Alcuni media sottolineano che poco istanti prima dell’uccisione del ragazzo, agenti messicani avevano “urlato ai colleghi americani affinché cessassero gli spari”.

La procura di Ciudad Juarez ha reso noto che sta già lavorando con le autorità Usa per verificare “la traiettoria del proiettile” che ha ucciso il giovane. L’uccisione del ragazzo, ricordano i media locali, avviene a pochi giorni dalla morte in una clinica Usa di un altro cittadino messicano, Anastasio Hernandez, deceduto a causa delle percosse ricevuti da un gruppo di agenti americani a San Diego, a pochi metri dalla città messicana di Tijuana.