Messico. Al bando le droghe degli sciamani: salvia divinorum, ayahusca, funghi..

Pubblicato il 8 Giugno 2013 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Messico. Al bando le droghe degli sciamani: salvia divinorum, ayahusca, funghi..

La famosa curandera Maria Sabina di Huatla de Jimenez

CITTA’ DEL MESSICO – Al bando le droghe degli sciamani: salvia divinorum, ayahusca, funghi... Il governo del presidente Enrique Peña Nieto ha deciso che metterà il bando sulle sostanze utilizzate dai “guaritori” diffusi in tutto il paese. Durante le cerimonie si consumano troppo droghe. Se il peyote è già illegale, nel mirino sono finiti adesso la salvia divinorum e l’ayahusca: gli effetti allucinogeni di queste piante sono pericolosi e il loro utilizzo è sempre più diffuso, anche grazie a internet. “È necessario inserirla nella lista delle sostanze che creano dipendenza e che necessitano dunque di un controllo – spiega Fernando Cano Valle, medico della Conacid, la Commissione nazionale contro le dipendenze – il suo consumo è davvero pericoloso e se usata indiscriminatamente può portare alla morte”.

Il problema è che la tutela della salute si scontra con il diritto concesso alle culture indigene a mantenere intatti i propri riti e le proprie cerimonie. Le quali, però, secondo il governo si sono trasformati in micidiali occasioni di sballo. Il culto può essere fatto risalire all’arrivo dei primi nomadi paleo-siberiani nelle Americhe circa 30.000 anni fa dalle steppe asiatiche, attraverso lo stretto di Bering. Nel 7.000 a. C. circa i paleosiberiani arrivarono anche in America Latina.

Sembrano però lontani anche  i tempi in cui i Beatles, i Rolling Stones, Jim Morrison andavano in pellegrinaggio dalle sciamane di Huatla de Jiménez, nello stato di Oaxaca. A questo proposito, forse è opportuno ricordare la figura della più famosa delle “curandere” mazateche di Huatla, Maria Sabina, una guaritrice capace di interpretare i segni e amministrare il culto durante le cerimonie a base di funghi (psilocybe mazatecorum) durante le quali prevedeva il futuro attraverso le visioni indotte dall’allucinogeno. La sciamana rivelò il culto ed il potere dei funghi agli stranieri, rivelazione di cui poi si pentì amaramente, fino a morire di alcolismo.

“Siamo venuti per cercare Dio” dicevano. Mi rimaneva difficile spiegare loro che le veladas non si fanno per il solo desiderio di incontrare Dio, ma unicamente per lo scopo di curare le malattie (…) In seguito seppi che i giovani dai capelli lunghi non avevano bisogno di me per mangiare le “piccolo cose” (…) Quelli li mangiavano stando in qualsiasi luogo; per loro era la stessa cosa, li masticavano seduti all’ombra delle piantagioni di caffe, oppure su di un masso su qualche sentiero di montagna. Quei giovani, biondi e bruni, non hanno rispettato le nostre tradizioni. Mai che io ricordi i ninos santos sono stati mangiati con tanta mancanza di rispetto! Per me le veladas non sono un gioco. La persona che le fa semplicemente per sentire gli effetti può diventare pazza” (Maria Sabina, da “Estrada”, 1981: 90-91)

Il governo messicano ha recepito il messaggio.