Messico, irruzione di una gang in un centro di recupero: 19 morti

Pubblicato il 11 Giugno 2010 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

Chihuahua

Almeno 19 persone sono state uccise e altre sei ferite, la notte tra il 10 e l’11 giugno, da una trentina di uomini armati in un centro di riabilitazione per tossicomani a Chihuahua, nord del Messico. Lo ha reso noto oggi la polizia.

La strage è avvenuta alle 23 ora locale  presso il centro di riabilitazione ‘Fede e vita’ di Chihuahua, ha precisato il responsabile dell’intelligence della polizia messicana (Cipol), Saul Hernandez.

Secondo diversi testimoni, ha sottolineato Hernandez, almeno 30 uomini armati sono entrati nel centro anti-droga e hanno portato fuori dal luogo 23 persone, alle quali hanno poi sparato.

Del gruppo, quattro sono rimasti feriti e si trovano ora in diversi ospedali della città, custoditi dagli uomini della polizia federale e locale.

Le 19 persone uccise facevano parte di un gruppo criminale chiamato ‘Los Mexicales’, mentre i sicari responsabili della strage sono integranti di un’altra gang, chiamata ‘Los Aztecas’. ‘Los Mexicales’ sono legati al cartello di Sinaloa guidato da Joaquin ‘Chapo’ Guzman, tra i narcotrafficanti più ricercati al mondo, precisano le fonti, sottolineando che gli ‘Aztecas’ rispondono invece al boss del cartello di Juarez, Vicente Carrillo Fuentes.

Sulla base delle prime ricostruzioni del massacro, il commando armato ha buttato giù la porta dell’ingresso principale del centro anti-droga, ha fatto uscire i ricoverati fuori dalla sede, dove sono stati uccisi con colpi d’arma da fuoco alle spalle, dopo essere stati allineati per terra. Sul posto, la polizia ha raccolto circa 200 bossoli di diverso calibro.

Nel settembre del 2009, aggiungono i media locali, a Ciudad Juarez c’era stato una strage simile in un altro centro di riabilitazione, dove un commando armato aveva ucciso 17 giovani.

In attesa di avere dettagli sul massacro, le autorità attribuiscono attacchi di questo tipo a vendette tra gang rivali legate ai cartelli della droga.