Messico, giornata horror a Nuevo Lareto. Dopo 9 impiccati, 14 decapitati

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 21:49 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO – Giornata dell’orrore a Nuevo Laredo, a ridosso della frontiera Usa. Dopo i nove corpi trovati all’alba impiccati ad un ponte, in una camionetta posteggiata davanti alla sede dell’Associazione degli agenti doganali della città, sono stati rinvenuti, rinchiusi in sacchi di plastica, 14 cadaveri fatti a pezzi e decapitati. Le loro teste, hanno reso noto le autorità locali, sono state invece trovate, collocate in varie file, a pochi passi dalla sede del municipio.

Nel primo caso, addossato al ponte, è stato trovato un ‘lenzuolo-messaggio’ firmato dal narcocartello dei Los Zetas.

Secondo versioni riprese dai blog specializzati in narcos, la decapitazione e’ stata l’immediata risposta dei rivali di una banda, i Los Zetas, che accanto agli impiccati avevano collocato un lenzuolo-messaggio in cui li accusavano della recente esplosione di un’autobomba davanti alla sede della polizia, ”per surriscaldare la piazza”. Nel gergo malavitoso, per mobilitare le forze dell’ordine.

Secondo i blog, a decapitare i 14 potrebbe essere stato il cartello di Sinaloa, capeggiato da Joaquin ‘El Chapo’ Guzman che, il 12 aprile scorso, aveva fatto ritrovare in citta’ 14 squartati con accanto un narco-messaggio in cui avvertiva: ”Abbiamo cominciato a pulire Nuevo Laredo dagli Zetas, perche’ vogliamo una citta’ libera ed in cui si viva in pace”.