Meteorite in Russia: insonnia, incubi e stress. I bambini non dormono più

di Gianluca Pace
Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 10:20| Aggiornato il 30 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Insonnia, incubi e stress. La pioggia di frammenti ha ferito la Russia e la psiche dei bambini. A Cheliabynsk, in Russia, le utorità sanitarie locali continuano infatti a ricevere chiamate d’emergenza e aiuto. I bimbi non dormono, hanno paura, sono tormentati dagli incubi e non vogliono dormire al buio o da soli.

Gli psicologi russi raccontano un caso particolare di un bimbo di 3 anni che, dopo la pioggia di frammenti, non è riuscito a dormire per 28 ore consecutive.

La caduta dei frammenti, avvenuta lo scorso 15 febbraio nella regione degli Urali in Russia, ha provocato numerosi danni agli edifici e circa  1200 persone ferite. La forza d’urto è stata paragonata a circa 30 bombe nucleari come quella che colpì Hiroshima.

L’Aquila. Lo stesso problema di sonno coinvolse anche i bambini de L’Aquila dopo il terremoto del 6 Aprile 2009. Bambini e non solo. In un primo lavoro, pubblicato sulla rivista PLoS ONE, i ricercatori dell’Università dell’Aquila, insieme a quelli dell’ Università di Roma “La Sapienza”, hanno evidenziato che a due anni dal sisma del 2009, la popolazione aquilana, rispetto agli abitanti delle zone circostanti, continua a mostrare un significativo deterioramento della qualità del sonno e una maggiore incidenza di disturbi del sonno legati al trauma, quali gli incubi.