Michigan, esce di prigione e uccide 7 persone tra cui la figlia. Poi si uccide

Pubblicato il 8 Luglio 2011 - 08:19 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Aveva disturbi mentali ed era profondamente scosso dopo essere uscito di prigione. Ora lo descrivono così Rodrick Dantzler, 34 anni, l’uomo che ha ucciso sette persone tra cui la figlia di 10 anni e la ex compagna prima di suicidarsi.

L’autore della doppia strage era stato identificato ma in un primo momento era riuscito a scappare. Una prima serie di omicidi, con l’uccisione di due donne e della bimba di 10 anni, si è verificata in una casa di Grand Rapids. Poi l’uomo, scappato a bordo di una vecchia Lincoln Towne, avrebbe aperto il fuoco contro gli occupanti di un’altra vettura, uccidendo altre quattro persone, tre donne e un uomo. L’auto, con il finestrino posteriore rotto, è stata ritrovata vicino a un complesso di appartamenti della città.

Poi una vasta caccia all’uomo che ha visto che una sparatoria in città. Alla fine la polizia del Michigan era riuscita a localizzare e circondare l’uomo.

Rodrick Shonte Dantzler, che aveva legami personali con le due famiglie delle vittime, aveva in un primo momento rilasciato un ostaggio, una donna di 53 anni, per trattenerne un altro. Poi, mentre era al telefono con la polizia per trattare, la decisione di togliersi la vita con la pistola. L’ostaggio ora è libero e sta bene.

Secondo i media locali, membri della famiglia di Dantzler hanno dichiarato che l’uomo era stato recentemente liberato dalla prigione e che sembrava profondamente scosso. Secondo le stesse fonti, il sospettato doffriva di disturbi bipolari (alternanza di depressione ed euforia) ed era privo delle sue medicine.