Migranti, 300 i morti nel Canale di Sicilia. Il racconto dei superstiti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2015 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, 200 i morti nel Canale di Sicilia. Il racconto dei superstiti

Migranti, 200 i morti nel Canale di Sicilia. Il racconto dei superstiti

ROMA – Migranti, 300 i morti nel Canale di Sicilia. Il racconto dei superstiti. Il tragico bilancio del naufragio nel canale di Sicilia di due giorni fa (29 morti) deve forse essere aggiornato a cifre da ecatombe. Sarebbero oltre 300 le persone morte nel naufragio di due gommoni avvenuto due giorni fa davanti alle coste libiche.

A raccontarlo sono stati i nove superstiti raccolti da un mercantile italiano e giunti stamane a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera. I migranti erano in 105 e 107 sui due gommoni che sono stati travolti dalle onde del mare in tempesta. Ma qualcuno ha parlato di un quarto gommone che aggiornerebbe la cifra per ora stimata dall’Unhcr (agenzia Onu per i rifugiati) ferma a 232 morti.

Uno dei due gommoni è affondato, l’altro si è sgonfiato causando il panico a bordo. I sopravvissuti, originari del Mali e del Senegal, erano in due su un gommone e in sette sull’altro; uno di loro è un minore. Hanno raccontato di essere partiti sabato scorso dalle coste libiche insieme a un terzo barcone sul quale viaggiavano i 105 profughi soccorsi da due mercantili, 29 dei quali sono morti assiderati mentre venivano trasportati a Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera.

I due gommoni avrebbero fatto naufragio lunedì pomeriggio, tra le 15 e le 16, dopo essere stati capovolti dalle onde del mare forza 8. I nove superstiti sarebbero riusciti a salvarsi rimanendo aggrappati disperatamente ai tubolari prima di essere soccorsi da un rimorchiatore italiano. La Guardia Costiera, che negli ultimi due giorni ha partecipato con grande impegno e spirito di abnegazione alle operazioni di soccorso che si sono svolte al limite delle acque libiche, sta valutando il racconto dei nove superstiti.

La zona del naufragio, nonostante le proibitive condizioni meteo, è già stata perlustrata dalle unità intervenute sul posto e da un aereo Atr 42 alla ricerca degli oltre 200 dispersi sulla cui sorte non vi sarebbero purtroppo speranze.