Minori. Nel 2015 coloro che hanno subito violenza sono stati 5.080

Pubblicato il 10 Ottobre 2016 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA
Violenza su minori

Violenza su minori

ROMA – Drammatico aumento della pornografia minorile negli ultimi cinque anni in Italia: +543%. Nell’81% dei casi le vittime sono bambine e ragazze. Lo afferma il Dossier Indifesa di Terre des Hommes presentato lunedi al Senato.

La minorile si conferma uno dei settori di sfruttamento dei miniori che gode di maggiore richiesta sul mercato. Incremento del 148% anche per gli atti sessuali con minori di 14 anni, o minori di 16 nel caso di parenti stretti e affidatari: sono state 411 le vittime nel 2015, il 78% femmine.

Dal 2011 diminuiscono – secondo il rapporto di Tdh – le violenze sessuali e quelle aggravate, rispettivamente -26% e -31% ma in termini assoluti (in tutto 908 minori nel 2015, per oltre l’82% femmine, pari a 770) costituiscono le tipologie con maggior numero di vittime dopo i maltrattamenti in famiglia (1.442, +24%) e la violazione degli obblighi di assistenza familiare (8961, +9% rispetto al 2011), dove la percentuale di femmine è abbastanza allineata all’altro sesso.

Tra i primi nemici di bambine e ragazze ci sono i coetanei. Lo documentano i dati del ministero della Giustizia che segnalano in carico dei Servizi sociali 817 minori di sesso maschile condannati per violenze sessuali; 267 invece sono responsabili di sfruttamento della pornografia e prostituzione minorile.

“I numeri – ha commentato Raffaele K. Salinari, presidente di Tdh – sono impressionanti e non lasciano spazio a dubbi: la prevenzione della violenza sui minori deve essere una priorità delle istituzioni pubbliche e richiede l’impegno di tutti, perché adolescenti e bambini escano con una visione sana delle relazioni di coppia e del rispetto dell’altro. Bisogna abbattere gli stereotipi di genere tra i ragazzi come strumento per prevenire la violenza sulle donne domani”.

La Campagna Indifesa di quest’anno – ha precisato Salinari – punta i riflettori anche sulle bambine che vivono in zone teatro di guerra e nelle emergenze migratorie che ne conseguono, per proteggerle e tutelarne i diritti fondamentali alla salute, allo studio, alla libertà”. Il Dossier si sofferma sulle quotidiane violenze subite dalle migranti in fuga da conflitti, dittature e miseria:

“Nei lunghi viaggi per raggiungere l’Europa sono poche le donne e le ragazze che non abbiano subito abusi sessuali. Molte, allettate da false promesse, finiscono nel giro della prostituzione. Tante sono le donne che arrivano incinte sulle nostre coste. Tutte hanno subito traumi da privazioni e violenze e necessitano di un’assistenza psicologica specifica”.

Tdh – impegnata nel progetto Faro sui minori non accompagnati – ricorda anche la condizioni di minori in Paesi in guerra, come Iraq e Siria dove “migliaia di donne e ragazze sono ridotte schiave dei combattimenti. I bambini e le bambine ‘prede di guerre’ vengono rapiti o arruolati con la forza da eserciti regolari e gruppi ribelli. In alcuni casi i più piccoli finiscono con l’imbracciare un fucile. Altra piaga è quella dei matrimoni precoci che coinvolge moltissime ragazzine profughe siriane.