Attentato Mogadiscio, autobomba al ristorante: 9 morti. Ostaggi all’interno

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2017 - 22:43 OLTRE 6 MESI FA
Attentato Mogadiscio, autobomba al ristorante: 9 morti. Ostaggi all'interno

Attentato Mogadiscio, autobomba al ristorante: 9 morti. Ostaggi all’interno

MOGADISCIO – Un’autobomba all’esterno e ostaggi all’interno di un ristorante a Mogadiscio, in Somalia. Un terrorista kamikaze si è fatto esplodere alla guida della sua auto dinanzi a una Pizza House. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo terrorista di al-Shabaab.

Almeno 9 persone sono morte nell’esplosione e diverse altre sono rimaste ferite. Il colonnello Mohamed Hussein ha precisato che la maggior parte delle vittime erano giovanissimi che si stavano recando alla Pizza House.

Contemporaneamente un commando di uomini armati, travestiti da soldati, ha fatto irruzione nello stesso ristorante, prendendo in ostaggio una trentina di persone.

La situazione è ancora tesa, con gli estremisti a fine serata ancora asserragliati dentro la Pizza House, dove – stando alla polizia – si sono uditi spari.

Un copione già visto. Dopo avere fatto esplodere un’autobomba all’entrata del locale i terroristi hanno costretto le persone che stazionavano all’esterno della Pizza House ad entrare nel ristorante e poi hanno aperto il fuoco, seminando il panico tra la gente. Momenti di forte tensione a tarda serata quando il capitano Mohamed Hussein ha reso noto che le forze dell’ordine erano riuscite ad uccidere due assalitori e a liberare una decina di ostaggi, ma senza mettere fine all’assedio, complicato anche dal fatto che i terroristi hanno staccato la corrente elettrica.

In un primo momento si era appreso che ad essere preso dagli Shabaab era stato il Posh Treats, un ristorante frequentato dalle elite somale non distante dal primo, ma poi la polizia ha precisato che l’obiettivo era una Pizza House.

Le forze della sicurezza hanno comunque provveduto a sgomberare il personale ed i clienti del Posh Treats, tra cui alcuni etiopici, kenyani ed altre persone dello staff.

Non è la prima volta che i fondamentalisti somali legati ad al Qaeda si lanciano in simili attacchi, travestiti per l’appunto da soldati. Tra i loro obiettivi negli anni scorsi ci sono stati gli hotel, i checkpoint militari e soprattutto le zone vicine al palazzo presidenziale a Mogadiscio.

Nei giorni scorsi le forze Usa hanno condotto un attacco contro un campo degli Shabaab a circa 185 miglia a sudovest di Mogadiscio. L’operazione – ha spiegato Dana W. White, portavoce del Pentagono – è stata effettuata in coordinamento con i partner regionali come risposta diretta alle azioni degli Shabaab, compresi i recenti attacchi alle forze somale.

Il presidente somalo Mohamed Abdullah Mohamed ha confermato il raid precisando che grazie a questa azione si riuscirà a garantire la stabilità della regione riducendo le minacce dei fondamentalisti. La sicurezza della Somalia resta una delle priorità per il governo di Mogadiscio e per i 22mila uomini della forza dell’Unione Africana dispiegata nel Paese del Corno d’Africa. Tuttavia nel 2018 l’Amisom dovrebbe iniziare a ritirarsi per lasciare definitivamente il Paese nel 2020.