La moglie del capo di al Qaeda chiama a raccolta le donne: “Venite tutte in Yemen”

Pubblicato il 20 Maggio 2010 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA

Said al-Shahri

“Oh donne di al-Qaeda, in particolare voi che siete in Arabia Saudita, venite tutte in Yemen”. E’ questo l’appello lanciato da Wafa al-Shahri, moglie del numero due di al- Qaeda in Yemen, Said al-Shahri, in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista ‘Sada al-Malahim’ diffusa sul web.

La donna, considerata la più importante tra quelle del gruppo terroristico, si rivolge direttamente alle sue ‘compagne’ di al-Qaeda in Arabia Saudita. “Voi che siete religiose dovete venire subito in Yemen – scrive – Se i vostri uomini non sono in grado di difendervi venite qui che sarete protette. In verità in Yemen abbiamo trovato uomini, tra militanti di al Qaeda e membri delle tribù locali, che ci hanno aiutate”.

La giovane ha ammesso di aver guidato la cellula terroristica, sgominata dalla sicurezza saudita il 24 marzo scorso ad al-Bureida, di cui facevano parte altre 113 persone, tutte arrestate. Wafa al-Shahri, il cui nome di battaglia è Umm Hajir al-Azdi, è ricercata dalle autorità saudite. Prima di sposarsi con l’attuale vice emiro del gruppo, la donna aveva sposato altri due terroristi di al-Qaeda.

Il primo marito è stato il saudita Al Shaia al-Qahtani, dal quale ha divorziato, mentre il secondo è stato Abdel Rahman al-Ghamidi, ucciso dalla polizia del regno arabo nel 2004 a Taif. Wafa, poi, ha sposato due anni fa Said al-Shahri, quando quest’ultimo era stato da poco scarcerato da Guantanamo.