Molestie alla Cbs: dopo il Ceo cade anche Jeff Fager, produttore di 60 Minutes

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2018 - 00:53 OLTRE 6 MESI FA
Molestie alla Cbs: dopo il Ceo cade anche Jeff Fager, produttore di 60 minutes

Molestie alla Cbs: dopo il Ceo cade anche Jeff Fager, produttore di 60 minutes

NEW YORK – L’ondata del movimento #metoo continua a far rotolare teste nel mondo dei media americani. Nel mirino è ancora una volta la Cbs, a pochi giorni dall’addio del numero uno Leslie Moonves. Costretto a lasciare immediatamente il suo ruolo è Jeff Fager, responsabile della produzione di una delle trasmissioni più popolari della tv americana, 60 Minutes.

Fager, 63 anni, da 36 alla Cbs, è stato accusato sulle colonne del New Yorker da Sarah Johansen, una producer che afferma di essere stata aggredita sessualmente dal top manager.

Pochi giorni prima lo stesso giornale aveva dato spazio alle accuse di altre sei donne nei confronti dell’ex Ceo Moonves, uno dei più potenti e retribuiti dirigenti televisivi Usa, quindi costretto a dimettersi. Un altro colpo messo a segno dal giornalista Ronan Farrow, il figlio di Woody Allen e Mia Farrow, vincitore di un Pulitzer per aver rivelato il comportamento sessualmente predatorio del produttore di Hollywood Harvey Weinstein.

Moonves era già stato oggetto di un’indagine interna dopo che a luglio altre sei donne gli avevano mosso contestazioni analoghe, sempre in un servizio di Farrow. Domenica però è arrivato il colpo di grazia e il board della Cbs ha deciso di metterlo alla porta immediatamente. Non solo. La società ha deciso di congelare una liquidazione che potrebbe aggirarsi sui 100 milioni di dollari sino alla conclusione degli accertamenti e di trattenere 20 milioni da donare ad uno o più gruppi che sostengono il movimento #Metoo e l’eguaglianza delle donne nei luoghi di lavoro.