Mons. Balda: “Io e Chaouqui amanti”. Lei: “Ha altri gusti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2015 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA
Mons. Balda: "Io e Chaouqui amanti". Lei: "Ha altri gusti"

Mons. Balda: “Io e Chaouqui amanti”. Lei: “Ha altri gusti”

ROMA – Non sarà sottoposto a perizia psichiatrica Mons. Lucio Vallejo Balda – la corte vaticana ha respinto la richiesta – ma ha consegnato un memoriale che sarà al centro della sua difesa durante l’interrogatorio decisivo di oggi. Nel memoriale la rivelazione che con Francesca Immacolata Chaouqui, la pr al centro di scandalo e inchiesta, il monsignore ci è andato a letto, prima di pentirsene ed essere, questa la sua versione, minacciato e ricattato da lei.

Chaouqui nega con forza, spiega, per esempio a Repubblica, che non è possibile: “Balda, per come è fatto, non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo miliardari ed emiri, se volessi tradire mio marito non mi metterei con un vecchio prete a cui non piacciono le donne”.

Il memoriale di Balda racconta di una Chaouqui molto introdotta in ambienti di centrodestra (frequentava Letta e Berlusconi), a un certo punto Balda sostiene che “lei era dei servizi segreti, aveva dietro Bisignani“. Su Repubblica, gli articoli di Marco Ansaldo e Corrado Zunino, consentono di guardare alla vicenda dal punto di vista del monsignore, a partire appunto dal suo memoriale e la sua ricostruzione del presunto passaggio di carte segrete.

«Io non potevo cedere… Avevo sempre il Papa davanti agli occhi che parlava della sacralità delle donne sposate e del matrimonio», si tormenta monsignore. È il momento più drammatico della confessione a proposito del suo rapporto con la Chaouqui, uno dei commissari alle finanze della Santa Sede. (Marco Ansaldo e Corrado Zunino, La Repubblica). 

La corte vaticana ha intanto negato la perizia psichiatrica al monsignore.

Sono trascorsi sei giorni dal suo arresto e monsignore detta il suo memoriale sulla diffusione delle carte segrete della Prefettura economica di cui era il segretario. “Repubblica” presenta questo documento mentre oggi, al processo sul caso Vatileaks, sia il monsignore spagnolo sia la pierre cosentina saranno interrogati dalla Corte. Sul tavolo, una prima importante decisione presa nei giorni scorsi: il rifiuto da parte della corte della richiesta avanzata dal legale d’ufficio di Balda (tutti gli imputati di questo processo presso la Santa Sede non hanno avvocati di fiducia) di sottoporre il suo assistito a una perizia psichiatrica. (Marco Ansaldo e Corrado Zunino, La Repubblica). 

Dal memoriale: rapporti carnali e sensi di colpa.

«Io racconto della Francesca, ma per me es muy doloroso… Io mi vergognavo di quello che avevo fatto con Francesca e quando passavo i documenti pensavo allo scandalo, se si sapeva. Mio Dio». Continua: «Lei mi disse che apparteneva ai servizi segreti italiani e che la sua unione con Corrado Lanino era un matrimonio di copertura. Mi mandò delle foto di Corrado con un’altra donna, la sua vera moglie». Francesca Chaouqui viene presentata al monsignore nei primi mesi del 2013. (Marco Ansaldo e Corrado Zunino, La Repubblica). 

Come si arriva all’indicazione di Chaouqui da parte di Papa Francesco a membro della commissione per riformare le finanze vaticane.

Il suo nome viene fatto, sostiene Vallejo Balda, dal cardinale Jean-Louis Tauran, amico della contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, presidente della Fondazione I Messaggeri della Pace e nobile molto vicina alla Chaouqui. Quando viene nominata la Commissione Cosea, con l’incarico di riformare le finanze della Santa Sede, il nominativo della donna viene quindi fatto a Papa Francesco dallo stesso Vallejo Balda, anche in considerazione dell’indicazione del cardinale Tauran.  (Marco Ansaldo e Corrado Zunino, La Repubblica).