Siria, il muro di Mosca contro l’attacco a Damasco

Pubblicato il 26 Agosto 2013 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
Il muro di Mosca contro l'attacco in siria

Il muro di Mosca contro l’attacco in siria – Sergei Lavrov (foto Lapresse)

MOSCA – “L’occidente accusa la Siria senza avere le prove sull’uso di armi chimiche”: è quanto ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, in una conferenza stampa a Mosca, aggiungendo che “un intervento armato in Siria senza un mandato dell’Onu sarebbe una grossolana violazione del diritto internazionale”.

Lavrov parla di “isteria” creatasi intorno alla Siria dopo il presunto uso di armi chimiche e sostiene che ”non aveva senso” per Damasco utilizzarle proprio quando erano arrivati gli esperti dell’Onu. ”Ora è importante agire in modo responsabile senza ripetere gli errori del passato”, ha detto Lavrov.

Per il ministro russo,  Lavrov, l’Occidente sta assumendo due ruoli, quello di investigatore e quello del consiglio di sicurezza dell’Onu. “Le dichiarazioni occidentali sulla Siria – ha osservato – contrastano con gli accordi dell’ultimo G8, secondo cui ogni episodio sull’uso di armi chimiche deve essere indagato in modo dettagliato e i risultati devono essere portati al consiglio di sicurezza dell’Onu”.

Mosca innalza un muro contro le ipotesi di un attacco in Siria e precisa: “Gli esperti Onu hanno il mandato di accertare se sono state usate armi chimiche, non chi le ha usate”.

Lavrov ha infite riferito che il segretario di Stato Usa John Kerry gli ha assicurato il suo impegno a portare l’opposizione siriana alla conferenza di pace di Ginevra ma ritiene ”irrealistico” convocare tale conferenza a settembre.

Secondo alcuni giornali britannici la decisione sarà presa entro 48 ore. Ma quella che al momento è soltanto un’ipotesi ha già inquietato la Russia, che ha parlato di conseguenze “estremamente gravi” in caso di un eventuale intervento militare in Siria. In una telefonata del ministro degli Esteri Sergej Lavrov al suo omologo Usa John Kerry, il capo della diplomazia russa ha sottolineato che le “dichiarazioni ufficiali fatte negli ultimi giorni da Washington sul fatto che le truppe americane sono pronte ad intervenire nel conflitto siriano sono viste con profonda preoccupazione” da Mosca. “Si ha l’impressione che certi circoli, inclusi quelli sempre più attivi nei loro appelli per un intervento militare scavalcando l’Onu, stiano francamente tentando di spazzar via gli sforzi comuni russo-americani degli ultimi mesi per convocare una conferenza internazionale per una risoluzione pacifica della crisi”.