Paura sciacalli al Cairo. Soldati e cittadini proteggono il museo egizio

Pubblicato il 29 Gennaio 2011 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA

Il Cairo (Egitto)- “Non siamo come Baghdad”, urla un ragazzo a piazza Tahrir, tradotto, ‘piazza della liberazione’. Sprona la gente a opporsi ai saccheggiatori che hanno scavalcato le inferriate del museo egizio e stanno per entrare a trafugare gli antichi tesori dei faraoni. Nel 2003, dopo l’invasione americana dell’Iraq, i ladri hanno portato via migliaia di reperti dal museo nazionale di Baghdad e solo una parte è stata in seguito recuperata.

Esercito e cittadini hanno cercato di proteggere dai furti il patrimonio del museo, ieri sera già minacciato dal fuoco appiccato dai manifestanti nella sede del partito di governo nell’edificio vicino. Poco dopo presunti ladri sono entrati nel terreno che circonda il museo, scavalcando i cancelli o arrampicandosi sugli alberi e saltando dentro la recinzione. In un primo tempo sono stati gli stessi cittadini a cercare di evitare i furti formando una catena umana davanti all’entrata principale, ma presto sono arrivati quattro veicoli blindati che si sono messi di guardia alla struttura, mentre altri soldati sono entrati dentro per proteggere mummie, statue, gioielli reali e tutti gli altri manufatti del tempo dei faraoni, inclusa la maschera d’oro di Tutankhamon.

Alla fine le persone che erano entrate sono state fermate e allineate nel parco. “Ladri,ladri”, urlava la gente al di là del cancello, mentre l’ultimo dei catturati veniva messo a sedere con gli altri dopo aver ricevuto un paio di colpi col calcio del fucile.