Nato prematuro e dato per morto, torna in vita dopo due ore di coccole della madre

Pubblicato il 27 Agosto 2010 - 01:36| Aggiornato il 31 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Era nato prematuro con poche speranze di vivere. Dopo che i medici lo avevano dichiarato morto, la mamma ha voluto salutare per l’ultima volta il figlio senza vita, nato a 27 settimane. La sorella gemella del piccolo, Emily, era salva, ma per Kate Ogg, Jamie non poteva e non doveva morire. Lei lo ha stretto a se, pelle a pelle, gli ha detto quanto lo amava, lo ha coccolato, non voleva lasciarlo andare.

E poi il miracolo. Dopo due ore di contatto con la pelle della madre, dopo due ore di carezze e amore, il bambino ha cominciato a dare segni di vita. Prima solo un sossulto, poi davanti agli occhi stupiti dei medici Kate ha messo una goccia del suo latte su un dito, lo ha accivinato alla piccola bocca e lui ha cominciato a succhiare.

Un miracolo che i medici di tutto il mondo  chiamano “tecnica del canguro”, dal modo dei canguri di tenere i propri piccoli in un sacchetto vicino ai loro corpi. La donna, facendo come gli animali australiani,  fa da incubatrice umana tenendo il neonato al caldo, stimolandolo e nutrendolo.

Molte ricerche a livello internazionale hanno dimostrato che i neonati trattati con il metodo pelle a pelle hanno meno possibilità di contrarre infezione, malattie e sono a minor rischio di ipotermia rispetto ai bambini curati in terapia intensiva.

Jamie è nato a marzo, oggi ha 5 mesi ed è un bambino normale. Per questo la signora Ogg, australiana, ha raccontato la sua storia in tv durante lo show  “Tonight” con la speranza che il metodo pelle a pelle possa essere diffuso dando a delle madri disperate un ultimo tentativo per salvare il proprio figlio.