Nave con 102 immigrati bloccata in mare: Malta li respinge, li accoglie l’Italia

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2013 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA
Immigrati in mare (immagine di repertorio)

Immigrati in mare (immagine di repertorio)

BRUXELLES, 6 AGO – Una nave cisterna bloccata per 48 ore in mezzo al mare, in acque internazionali. Un contenzioso tra Malta, che non vuole accoglierli, la Ue, che invece preme perché vengano accettati, e l’Italia, che alla fine accetta di farli sbarcare a Siracusa.

E’ la vicenda di 102 profughi, in maggioranza eritrei. Sulla nave ci sono donne incinte, bambini, anche un neonato di 5 mesi. Bloccati sotto il sole nel Mediterraneo, tra Malta, Italia e Libia, il paese da cui sono partiti a bordo di un’altra imbarcazione provvisoria, come se ne vedono a centinaia in questo tratto di mare.

Bloccati per il braccio di ferro tra l’Unione europea e Malta, soccorsi dalla nave cisterna Salamis ma impossibilitati a entrare in porto a Malta perché La Valletta rifiuta l’ingresso. Per il commissario Ue Cecilia Malmstrom la priorità è ”salvare le loro vite” e Malta ha il ”dovere umanitario di lasciar sbarcare queste persone”, perchè ”respingerle” in ”Libia sarebbe contrario alle leggi internazionali”.

Ma il premier maltese Joseph Muscat su Twitter afferma di ”essere in possesso di prove” che attestano come Leopoldo Manna, capitano del Salamis, ”abbia ignorato le indicazioni del Centro soccorsi italiano” di sbarcare i migranti nel porto piu’ vicino, e cioè in quello libico di Khoms, ”per considerazioni di carattere commerciale”. ”Malta soddisfa i suoi obblighi internazionali – scrive – ma non ci si aspetti che intervenga per proprietari di navi irresponsabili che si beffano delle regole”.

Se Bruxelles chiede di rimandare ad un momento successivo ”qualsiasi disputa sull’autorità responsabile della ricerca e del soccorso, incluso il coinvolgimento delle autorità italiane e libiche, così come il posto che sarebbe stato corretto per lo sbarco”, il ministro degli Esteri maltese Manuel Mallia in una conferenza stampa sottolinea come il no all’ingresso in porto alla nave (che si trova ancora in acque internazionali) sia un ”punto di principio”, altrimenti si creerebbe un ”grave precedente”. Secondo il capo della diplomazia maltese ”l’Ue dovrebbe assistere i suoi stati membri, Italia e Malta, che sono dalla parte della legge” e non una nave che le ha infrante. Inoltre evidenzia come durante un colloquio avuto con Malmstrom nel pomeriggio, la commissaria non sembrasse avere ”il quadro completo della situazione” e spiega che a bordo della nave – dove oggi le forze armate hanno distribuito viveri e prestato cure mediche – ”non c’è alcuna emergenza”.

Dopo una notte di trattative l’Italia ha accettato di accogliere i 102 migranti. Il Salamis sbarcherà a Siracusa. L’Italia ha dato il suo ok dopo un intenso negoziato diplomatico.