Usa. Nella Casa Bianca Obama si sente in gabbia e si concede gite e passeggiate

Pubblicato il 28 Giugno 2014 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA
Una passeggiata di Obama

Una passeggiata di Obama

USA WASHINGTON – La Casa Bianca? Come una gabbia. Chi si sente in prigione e’ proprio l’inquilino piu’ importante della residenza al civico 1600 di Pennsylvania Avenue, Barack Obama. Il presidente si sente come “un orso in gabbia”, circondato per 24 ore al giorno dagli agenti dei servizi segreti che per motivi di sicurezza limitano ogni suo spostamento. Senza contare la calca di giornalisti e fotografi sempre in agguato.

Ma dopo oltre cinque anni, Obama sembra non poterne piu’, cosi ha deciso di ‘rompere’ le catene, di concedersi dei momenti da normale cittadino e di cimentarsi in gite che lui chiama “un tuffo nella vita”. “L’orso e’ libero” – ha commentato lui stesso durante una delle ultime occasioni di fuga.

“Non vedevo l’ora di uscire da Washington – ha detto durante un incontro con la gente comune in una cittadina del Minnesota – spesso scherzo con il Secret Service e gli dico che sono come un orso in gabbia e ogni tanto devo scappare”. In realta’, il presidente non va molto lontano con le sue evasioni. Il mese scorso e’ riuscito a concedersi una passeggiata con il suo consigliere John Podesta di andata e ritorno dalla Casa Bianca al ministero degli Interni. Giacca sulla spalla, Obama non ha usato, come di solito preferisce il Secret Service, l’auto presidenziale. Al ritorno, accortosi dell’incredulita’ dei turisti, ha commentato: “Possiamo stringerci la mano – ha detto – non mordo”.

Le altre ‘scappatelle’ includono incursioni alla catena di fast food messicano Chipotle, Starbucks o qualche gelateria nei dintorni della Casa Bianca. Ieri e’ riuscito a mangiarsi un hamburger con una mamma di Minneapolis e poi ha passeggiato lungo la strada principale della citta’ fermandosi a comprare delle salse e un gelato. “Oggi mi sento davvero libero – ha esclamato – quindi posso fare qualsiasi cosa”. Obama non e’ l’unico presidente a sentirsi insofferente alla prigionia dorata della Casa Bianca.

Gia’ Harry Truman aveva ribattezzato la residenza presidenziale “la grande prigione bianca” e per evadere ogni tanto si concedeva delle passeggiate a Washington. “Il presidente Obama sente anche il bisogno di riconnettersi con gli elettori – ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest – quindi cerca opportunita’ per vedere da vicino cio’ a cui la gente comune va incontro”. Sempre secondo la Casa Bianca, ogni notte Obama legge dieci lettere tra le migliaia che gli scrivono gli americani comuni e nel prossimo “tuffo nella vita” incontrera’ alcuni di loro.