New York, negli hotel pulsante anti-molestie per le cameriere: è l’effetto Strauss Kahn

Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 19:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il lavoro di cameriera d’albergo è diventato uno dei lavori più a rischio. Almeno dopo lo scoppio del caso Dominique Strauss-Kahn, accusato di tentato stupro da una cameriera del Sofitel di New York, e dopo quello di Mahmoud Abdel-Salam Omar, ex presidente della Banca egiziana di Alessandria, arrestato lunedì a New York con l’accusa di aver cercato di baciare la cameriera dell’hotel Pierre. Così gli alberghi di lusso della grande mela prendono le contromisure e inaugurano il pulsante antimolestie.

“Che tutti coloro che arrivano a New York e soggiornano in un hotel sappiano che la persona che pulisce la stanza è armata di un pulsante che può immediatamente schiacciare in caso di comportamenti non consoni da parte dei clienti”, ha spiegato al Wall Street Journal Peter Ward, presidente del New York Hotel & Motel Trades Council, l’associazione che rappresenta circa 30.000 lavoratori negli alberghi della metropoli americana. Ward vorrebbe che gli allarmi diventassero obbligatori in tutti gli hotel della città.

Del resto atteggiamenti poco “consoni” sono tutt’altro che inusuali, anche nei grandi hotel. Una ex domestica della Essex House, lussuoso hotel su Central Park, ha raccontato la sua personale esperienza al Daily News: “Capita che entri nella stanza e sorprendi l’ospite completamente nudo o in mutande. A volte reagiscono dicendoti: “Entra, vieni dentro”, …non aver paura, va tutto bene””.