A New York poliziotti minacciano arresto giovane rapper di colore se non canta

Pubblicato il 12 Novembre 2013 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
Quinshon Shingles

Quinshon Shingles

USA, NEW YORK – Polizia di New York ancora nella bufera per un episodio di sospetto razzismo e legato alla discussa legge dello ‘stop and frisk’, quella che il neo sindaco di New York, Bill De Blasio, ha spesso criticato. Alcuni agenti avrebbero costretto un giovane rapper di colore di Brooklyn, ammanettato per un controllo insieme a un cugino e ad un amico, a cantare per loro.

”Se canti bene ti lasciamo, altrimenti ti portiamo dentro”, sono state le parole dei poliziotti secondo il racconto del ragazzo, che ora ha fatto causa al New York Police Department. A esaminare il caso sara’ la Corte Federale di Brooklyn.

”Mi sono sentito umiliato”, ha raccontato Quinshon Shingles al New York Post. ”Erano tutti agenti bianchi – prosegue – e io ero spaventato. Non volevo finire dentro. Cosi’ sono stato costretto a cantare ammanettato. Alla fine ci hanno lasciato andare. Ma mi sono sentito molto triste”. Sauce Da Boss, nome d’arte del rapper ventottenne, ora spera sia fatta giustizia.