New York a rischio terremoto: ecco cosa accadrebbe agli alti grattacieli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2018 - 06:00| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto a New York, ecco cosa accadrebbe ai grattacieli

New York a rischio terremoto: ecco cosa accadrebbe agli alti grattacieli

NEW YORK – Alcuni dei grattacieli più alti di New York rischiano di oscillare pericolosamente a causa delle ondate sismiche di potenti terremoti che avvengono anche a molti chilometri di distanza dalla città, ha avvertito un esperto di calamità naturali.

I ricercatori ritengono che un potente terremoto di magnitudo 5, o superiore, potrebbe causare danni significativi a vaste aree di New York, città densamente popolata e dominata da alti edifici. Una serie di faglie che percorrono i cinque distretti di New York, Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island, sono in grado di innescare potenti terremoti.

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Alcuni esperti hanno sostenuto che NYC, una volta ogni 100 anni, è suscettibile ad almeno un terremoto di magnitudo 5. L’ultimo grande terremoto di magnitudo 5.0 ha colpito New York nel 1884, il che significa che un altro di uguali dimensioni sarebbe “in ritardo” di 34 anni, secondo il loro modello predittivo, scrive il Daily Star.

Lo studioso di catastrofi natuali, Simon Day, dell’University College London, concorda con la conclusione che New York potrebbe essere a rischio terremoti più di quanto si pensi. Ma l’idea di New York “in ritardo” per un terremoto è “nulla”, non ultimo perché il “numero di faglie molto elevato” presenti nella città ha bassi tassi di individuali attività, ha osservato.

Il modello che prevede forti terremoti basati su un arco temporale e accumulo di stress su una determinata faglia, è stato “smentito”. Ciò su cui gli scienziati dovrebbero concentrarsi, ha sostenuto Day, è la minaccia di terremoti di grandi dimensioni e potenzialmente distruttivi da “distanze assai maggiori”. Gli effetti pericolosi di lontani ma potenti terremoti dovrebbero essere un “elemento importante” in qualsiasi valutazione del rischio sismico di New York, ha commentato l’esperto.

E ciò perché le fondamenta sotto New York, tra cui Long Island e Staten Island, non possono assorbire efficacemente le onde sismiche prodotte dai terremoti. “Una caratteristica importante degli Stati Uniti centro-orientali è che la crosta è vecchia e fredda e contiene poche recenti fratture in grado di assorbire le onde sismiche, il tasso di riduzione sismica è basso”.

Le regioni centrali di New York, tra cui Manhattan, sono costruite su solide fondamenta di granito; quindi l’amplificazione delle onde sismiche in grado di scuotere gli edifici è bassa. Ma aree più periferiche, come Staten Island e Long Island, sono formate da sedimenti deboli, il che significa che il rischio sismico in queste aree è “molto probabile sia più alto”, ha affermato Day.

New York, così come altre città degli Stati Uniti orientali, è soggetta a scosse sismiche di terremoti a grandi distanze rispetto a quelle aree sui confini delle placche come Tokyo o San Francisco, dove le rocce crostali sono più fratturate e assorbono meglio le onde sismiche da lunghe distanze.

In caso di un grande terremoto, decine di grattacieli, tra cui il Chrysler Building, Woolworth Building e 40 Wall Street, potrebbero oscillare pericolosamente. “Le scosse avvertite a New York dal terremoto in Virginia nel 2011 è un esempio”, ha osservato Day.

In quella circostanza, un terremoto di magnitudo 5.8, il cui epicentro era a 547 km a sud di New York, fece scappare migliaia di persone dagli edifici che oscillavano. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha detto che a seguito del sisma, la città era stata “fortunata a evitare gravi danni”.

“Se dovessimo tentare di fare una corretta valutazione del rischio sismico per New York, dovremmo includere potenziali fonti di terremoto in un’ampia regione, incluse le montagne degli Appalachi a sud-ovest e la valle di St Lawrence a nord e ad est”.