New York Times: “Salvare migranti in Libia ha fatto aumentare i morti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Giugno 2017 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA
New York Times: "Salvare migranti in Libia ha fatto aumentare i morti"

New York Times: “Salvare migranti in Libia ha fatto aumentare i morti”

ROMA – Potrebbe sembrare un controsenso ma secondo quanto riportato dal New York Times le operazioni di salvataggio dei migranti a ridosso delle acque territoriali libiche non hanno fatto altro che aumentare il numero dei morti nel Mar Mediterraneo. Nell’articolo il Nyt scrive: “Le strategie adottate finora per salvare i migranti nel Mar Mediterraneo e smantellare le reti di contrabbando hanno avuto conseguenze mortali e inaspettate – osservano Stuart A. Thompson e Anjali Singhvi – Ogni sforzo per ridurre la crisi migratoria può essere controproducente e pericoloso. I migranti sono finiti in una situazione ancora più disperata”.

Il New York Times rileva come le ong arrivino a ridosso delle acque territoriali libiche e non nel Canale di Sicilia. Secondo il quotidiano quindi i trafficanti di essere umani utilizzano bagnarole o gommoni e carburante appena sufficiente a raggiungere il confine delle acque territoriali libiche. “In questo modo gli scafisti possono spegnere il motore e scappare verso la Libia su un’altra imbarcazione, lasciando i migranti alla deriva fino all’arrivo dei soccorsi. I gruppi che monitorano la crisi dei migranti si aspettano che il bilancio delle vittime superi quello dello scorso anno”.

Secondo Joel Milman, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, “questo è molto più pericoloso. Stanno imbarcando le persone su navi più molto più piccole, con più persone a bordo“. La soluzione? Per il New York Times è migliorare le condizioni di vita nei paesi di provenienza:

“Tutti concordano sul fatto che la soluzione definitiva si trova in Libia e nell’Africa più profonda, dove il miglioramento delle condizioni di vita e delle opportunità potrebbe scoraggiare le persone a salire a bordo di queste imbarcazioni, in un viaggio disperato che potrebbe rivelarsi mortale”.