Nike, punizioni corporali a operai fabbrica Converse in Indonesia

Pubblicato il 13 Luglio 2011 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA

Sukabumi (Indonesia) – Decine di lavoratori che producono le scarpe Converse nello stabilimento di Sukabumi, in Indonesia, hanno denunciato ad Associated Press che i loro coordinatori li picchiano in fabbrica a colpi di scarpe, li schiaffeggiano in faccia e li insultano definendoli cani e porci. Nike, proprietaria del brand, ha ammesso che abusi del genere sono stati compiuti dalle ditte in appalto che producono le Converse, ma sostiene di poter fare poco per fermarli. Per Nike, infatti, le ditte che gestiscono gli impianti danno spesso la produzione in subappalto rendendo impossibile il controllo. Inoltre il gigante dell’abbigliamento sportivo sostiene che i fatti siano antecedenti all’acquisizione del brand Converse del 2003, il che viene smentito dal fatto che la fabbrica indonesiana in questione, del Pou Chen Group, ha iniziato a produrre converse nel 2007.

“Il mio capo mi ha presa a calci l’anno scorso perché avevo fatto un errore nel tagliare la gomma per le suole” ha raccontato ad Ap un’operaia della fabbrica, che vuole mantenere l’anonimato. “I coordinatori ci insultavano chiamandoci cani, porci o scimmie” tra le offese peggiori per i musulmani, ha raccontato Mira Augustina, 30 anni, che è stata licenziata nel 2009 per aver preso un giorno di malattia pur avendo presentato certificato medico. Lo stabilimento di Sukabumi, a 60 chilometri da Giakarta, è il più grande dei quattro in cui vengono prodotte le Converse ed è gestito dal gruppo taiwanese Pou Chen. La paga per i 10mila operai che vi lavorano, perlopiù donne, è di circa 50 centesimi all’ora, che bastano solo per pagare cibo, un alloggio in baracca e poco altro. “Non abbiamo potere, la nostra unica scelta è di rimanere e soffrire o di denunciare ed essere licenziati”, ha detto un’operaia. Diversi lavoratori intervistati da Associated Press a marzo e aprile hanno mostrato segni di percosse e graffi e sono stati licenziati dopo aver denunciato gli episodi.

Punizioni corporali agli operai anche in un altro stabilimento di Converse in Indonesia, quello di PT Amara Footwear poco fuori Giakarta, gestito anche questo in appalto da un gruppo di Taiwan. Un coordinatore ha costretto sei lavoratrici a stare in piedi sotto il sole in cortile per due ore perché non erano riuscite a produrre in tempo 720 paia di scarpe. “Piangevano, ma sono tornate al lavoro solo dopo le due ore sotto il sole” ha raccontato Ujang Suhendi, 47 anni. Un report interno di Nike, rilasciato ad Associated Press dopo la sua indagine sulle violenze in fabbrica, mostra che circa i due terzi delle 168 fabbriche in cui si producono Converse nel mondo (quattro sono in Indonesia) non rispettano gli standard previsti da contratto.