Nord Corea, terremoto 5.1: “Provocato da bomba a idrogeno”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2016 - 07:59 OLTRE 6 MESI FA

PYONGYANG – La Corea del Nord ha fatto esplodere un ordigno termonucleare provocando un terremoto di 5.1 di magnitudo a 19 chilometri dal Sungjibaegam, nei pressi di un sito militare per i test nucleari del regime di Pyongyang. Il terremoto è stato confermato dai rilevatori dello U.S. Geological Survey alle 10 del mattino ora locale della Corea del Nord. L’epicentro è stato localizzato a 350 chilometri dalla capitale, Pyongyang.

La Corea del Nord ha montato la cosa, con un comunicato in cui parla di bomba all’idrogeno, la sua prima e definisce l’esplosione un “completo successo“.

Condanna unanime della comunità internazionale nei confronti del regime nordcoreano che ha annunciato di aver sviluppato la bomba a idrogeno. I più preoccupati sono i Paesi più vicini, dalla Corea del Sud al Giappone, ma anche gli Stati Uniti, l’Unione europea, la Russia hanno parlato di “minaccia per la sicurezza globale”. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu, convocato d’urgenza, approva una risoluzione di condanna unanime e si dice pronto al varo di nuove sanzioni. Secondo la Casa Bianca, però, le “analisi iniziali” indicano che nel suo ultimo test nucleare la Corea del Nord non ha usato una bomba all’idrogeno, come sostenuto da Pyongyang. Gli esperti americani continuano a studiare la situazione. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha spiegato che “non si è verificato nulla nelle ultime 24 ore che possa cambiare la nostra valutazione delle capacità nucleari della Corea del Nord”.

Potrebbe però trattarsi di una esagerazione. Secondo i servizi di sicurezza della Corea del Sud, invece, la bomba potrebbe essere atomica e non all’idrogeno.

Secondo un esperto americano, Joe Cirincione, ci sono molti dubbi che la Corea del Nord abbia fatto esplodere una vera e propria bomba all’idrogeno mentre è più probabile che si tratti di una bomba atomica potenziata con l’aggiunta di trizio (tritium), per aumentare gli effetti della fissione nucleare. Joe Cirincione è presidente di Ploughshares Fund, una fondazione che studia i problemi di sicurezza globale e autore del libro “Incubi nucleari, Mettere il mondo al sicuro prima che sia troppo tardi”.

Subito si aggrava la tensione mondiale, con il Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud in allarme per le nuove provocazioni del regime di Kim Jong-Un. “E’ una seria minaccia alla sicurezza dell’intero pianeta”.

“Abbiamo fatto esplodere con successo il nostro primo ordigno termonucleare all’idrogeno”, recita un comunicato ufficiale del governo nordcoreano. E’ il quarto esperimento nucleare negli ultimi cinque anni che si è concluso con un successo, nonostante il fatto che il Paese sia sotto embargo e isolata da una risoluzione dell’Onu proprio a causa del perdurare della sua politica di espansione nucleare. Ma quest’ultimo esperimento è certamente più preoccupante vista la natura dell’ordigno: non una semplice – si fa per dire – bomba atomica, ma una bomba all’idrogeno, sicuramente molto più potente. E, secondo quanto stanno accertando le strutture di intelligence giapponesi e occidentali, l’ordigno avrebbe anche avuto le dimensioni necessarie per essere verosimilmente caricato su un missile balistico.

La Corea del Nord ha detto che continuerà a rafforzare il suo programma nucleare, al fine di proteggersi contro le politiche ostili degli Stati Uniti. L’agenzia di stampa statale ha detto che Pyongyang non rinuncerà al programma fino a quando Washington manterrà quella che definisce “la loro posizione di aggressione”. La Corea del Nord ha anche detto che agirà come uno Stato nucleare responsabile e ha promesso di non usare le sue armi a meno che la sua sovranità venga minacciata. Ha anche ribadito che non trasferirà le sue capacità nucleari ad altri soggetti.

La conferma che si è trattato di un esperimento nucleare nordcoreano è venuta prima dai geologi cinesi e poi anche dal Giappone: il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha riferito che l’esplosione “sembrerebbe attribuibile a un ordigno nucleare”. “E’ una minaccia seria alla sicurezza mondiale”, ha detto il primo ministro giapponese. Shinzo Abe ha aggiunto che verrà data una risposta decisa alla sfida della Corea del Nord contro la non-proliferazione nucleare, ribadendo che quest’ultimo test è una minaccia per la sicurezza del Giappone, una cosa assolutamente intollerabile per Tokyo.

Il ministro della Difesa sudcoreano ha dichiarato che sono in corso “valutazioni sulla natura del terremoto”, mentre il ministro degli Esteri Yun Byung-Se ha convocato una riunione d’urgenza dei suoi esperti e del gabinetto di crisi per decidere quali risposte dare alla nuova minaccia che arriva da Pyongyang. I militari di Seul sono stati messi in stato di massima allerta subito dopo la riunione d’emergenza del Consiglio Nazionale presieduto dal presidente Park Geun-hye che ha sottolineato che “la Corea del Nord sta minacciando seriamente la pace nel mondo”.

Il Pentagono sta monitorando la situazione. Una fonte militare che ha voluto trincerarsi dietro l’anonimato, ha riferito che il sisma è sicuramente avvenuto nei pressi di un centro di esperimenti nucleari nordcoreano e che la natura del terremoto potrebbe verosimilmente essere attribuita a un’esplosione di un ordigno atomico. Più tardi, la Casa Bianca ha annunciato “risposte appropriate e incisive” alle nuove provocazioni nordcoreane. “Difenderemo con ogni mezzo l’integrità e la sicurezza delle nazioni presenti in quell’area geografica da possibili aggressioni della Corea del Nord”, ha aggiunto il portavoce della presidenza Usa.

Dura condanna anche dalla Gran Bretagna e dalla Francia, mentre Seul ha contattato i governi americano, giapponese, cinese e russo per concordare insieme una risposta alla violazione dei trattati internazionali sui test nucleari da parte del regime di Pyongyang.

L’intelligence sudcoreana, però non avalla l’ipotesi che l’ordigno testato dalla Corea del Nord sia una bomba nucleare all’idrogeno, riferisce la Yonhap News Agency. L’Agenzia meteorologica della Corea del Sud non ha rilevato alcuna radiazione attribuibile all’esplosione di una testata termonucleare. Non è escluso, quindi, che l’esperimento sia stato condotto in una zona sotterranea e che le immagini trasmesse dalla televisione di Pyongyang siano dei falsi. Ma solo nelle prossime ore si saprà se effettivamente la Corea del Nord può ora disporre di una bomba all’idrogeno.

Il capo dell’ organismo internazionale istituito per monitorare il divieto di test nucleari ha comunque condannato duramente il quarto test nucleare della Corea del Nord. “Questo atto costituisce una violazione della norma universalmente accettata contro i test nucleari,” ha detto Lassina Zerbo, leader dell’Organizzazione che controlla la non proliferazione delle armi atomiche. “E’ anche una grave minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”, ha aggiunto.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà d’urgenza oggi, 6 gennaio, alle 11 ora di New York (le 17 in Italia) per discutere della violazione dei trattati internazionali da parte della Corea del Nord.