Norvegia, mense pubbliche: ”Se gli islamici rifiutano maiale mangeranno altro”

Pubblicato il 4 Febbraio 2014 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA
Musulmani a Oslo

Musulmani a Oslo

NORVEGIA, OSLO – La sorda battaglia condotta in Norvegia tra fautori e detrattori dei ‘diritti alimentari’ delle minoranze, ha visto aggiungere un nuovo tassello polemico quando la ministra dell’Agricoltura ed esponente del partito populista di destra, Sylvi Listhaug, parlando alla tv pubblica, si è detta favorevole a continuare a servire maiale nelle mense pubbliche anche in presenza di musulmani.

”Non si può smettere di inserire il maiale nei menu solo perchè i musulmani hanno deciso di trasferirsi in Norvegia”, ha detto l’esponente del Partito del Progresso, al governo con i Conservatori della premier Erna Soldberg, e ha aggiunto: ”I responsabili dell’alimentazione nelle strutture pubbliche devono continuare a servire il maiale e stiano certi che chi non lo vuole, mangerà altro”.

La polemica nasce con ogni probabilità a causa delle crescente attenzione che in alcune strutture pubbliche norvegesi si presta alle esigenze di tipo religioso degli utenti: un responsabile dell’associazione che riunisce gli industriali della carne, Bjorn Ole Juul-Hansen, ha ammesso che attualmente anche se non esistono vere e proprie statistiche in questo senso – viene servito maiale meno spesso nelle mense pubbliche, ”nell’interesse di alcune minoranze”.

E il responsabile del catering nelle carceri di Oslo, Willy Haugen, gli ha fatto eco rivelando che ora il maiale viene servito ai detenuti in media una volta ogni 15 giorni, e ”per ragioni politiche”, ha aggiunto. Il dibattito che, come sempre in casi analoghi, ha degli strascichi in rete, si è acceso subito tra sostenitori e contrari alla posizione del governo. Un certo ‘Thomas59’ ironizza proponendo ”pane con grasso di maiale e prosciutto per colazione, salsicce per pranzo e costine per cena”, aggiungendo che ”se i musulmani vogliono commettere reati, lo facciano in casa loro, e se vogliono proprio farlo qui, allora mangino maiale in carcere”.

Ma ‘Punta’ si chiede semplicemente ”perchè non si offre loro un menu multiplo? E non sono solo i musulmani a non mangiare maiale, ci sono anche dei cristiani, e gli ebrei non fanno lo stesso? ‘Bryan’ taglia corto: ”La detenzione non è gi� una punizione sufficiente?”. Già il mese scorso una polemica tutta in seno al partito del Progresso aveva riguardato un premio conferito da una ministra del Pp, Solveig Horne, responsabile dell’infanzia e delle pari opportunità, alle forze armate norvegesi per aver concesso di indossare turbanti e hijiab in servizio e servito cibo halal nelle caserme.

La ministra era stata duramente criticata dal suo compagno di partito Christian Tybring-Gjedde, secondo il quale tali procedure ”sono contrarie al manifesto del nostro partito. Noi non vogliamo nessun simbolo religioso sulle divise che sono e devono restare neutrali”. Una risposta che vorrebbe fugare l’impressione degli osservatori di una progressiva perdita di influenza della componente più intransigente a anti immigrazione del partito.