Gb, 19enne uccide amante gay di 15 anni che lo ricattava. Poi va al pub a bere e manda selfie alla fidanzata

di Caterina Galloni
Pubblicato il 13 Dicembre 2020 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA
Gb, 19enne uccide amante gay di 15 anni che lo ricattava. Poi va al pub a bere e manda selfie alla fidanzata

Gb, 19enne uccide amante gay di 15 anni che lo ricattava. Poi va al pub a bere e manda selfie alla fidanzata (Foto di repertorio)

Matthew Mason, 19 anni, avrebbe ucciso l’amico 15enne con cui aveva una relazione segreta, e che lo ricattava. Ha lasciato il corpo in un bosco e poi sarebbe andato a bere al pub.

Il 12 dicembre dello scorso anno, ad Ashley, Cheshire, Matthew Mason, 19 anni, avrebbe picchiato a morte con una chiave inglese, Alex Rodda, 15 anni. I genitori di Rodda avevano fatto una denuncia per la scomparsa del figlio ma il 13 dicembre il corpo del ragazzo era stato scoperto, parzialmente vestito, dai netturbini.

Secondo quanto è emerso al Chester Crown Court la coppia aveva “una relazione ses*uale intima” ma Alex, gay dichiarato, stava “minacciando” di pubblicare foto e video espliciti inviati da Mason e aveva iniziato a ricattarlo. Mason avrebbe dato ad Alex la somma di £ 2.020. 

I due si erano conosciuti “alcuni mesi” prima della morte del giovane. Mason viveva con la famiglia in una fattoria vicino a Knutsford, nel Cheshire. Il PM ha riferito che il 6 dicembre, su Internet Mason aveva cercato “cosa accadrebbe prendendo a calci una persona e facendola cadere per le scale”.

Altre ricerche online includevano “avvelenare tutti i giorni” e “i misteri del Cheshire, morti insolute di persone scomparse”.

Un’aggressione brutale

Il 12 dicembre, Alex, studente della Holmes Chapel High School, a un amico aveva detto che stava andando ad incontrare un “ragazzo che lo aveva invitato in un posto “speciale” o “segreto” in una foresta.

Mason, avrebbe guidato nell’area del bosco dove la mattina seguente è stato trovato il corpo di Alex. Secondo il PM la Renault Clio di Mason è rimasta in zona per almeno 35 minuti. “È stato in quei 35 minuti che Alex ha subito un brutale, terribile e violento attacco per mano dell’imputato”.

Dopo l’omicidio Mason ha incontrato alcuni amici nel pub Red Lion a Pickmere e per giustificare le macchie di sangue sui jeans aveva spiegato che gli era uscito sangue dal naso. Il PM ha aggiunto che un amico l’ha definito “tranquillo, normale”.

Mason ha lasciato il pub dopo circa 90 minuti e in seguito ha inviato alla sua ragazza una foto della buonanotte in cui sorrideva.

In tribunale è emerso che il 3 novembre, Alex aveva inviato un messaggio alla fidanzata di Mason in cui aveva scritto: “Gli ho detto che deve finire, ma ho pensato di farti sapere che non sapevo uscisse con te fino a quando non ho iniziato a seguirlo su Instagram”.

Una relazione intima

Alex aveva inoltre riferito che Mason era “innamorato” e gli aveva inviato una foto dei genit*li e un video esplicito. Mason aveva negato l’invio di foto e video ma al contempo aveva iniziato a effettuare pagamenti sul conto bancario di Alex.

La vittima aveva confidato a un amico che Mason lo stava pagando per fare se*so. L’accusa ha dichiarato: “I messaggi recuperati mostrano che, nel tempo, l’imputato si è lamentato del fatto che i pagamenti lo stavano ripulendo”.

La madre di Alex, Lisa Rodda, la notte in cui è scomparso e non rispondeva al cellulare, aveva iniziato a chiamare i suoi amici. Quando ha contattato Mason, che nega di aver commesso l’omicidio, le aveva detto che Alex era andato a Manchester con gli amici. (Fonte: Sun)