Onu, Vaticano risponde: “Valuteremo ma no ingerenze, aborto non negoziabile”

Pubblicato il 5 Febbraio 2014 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA
Onu, Vaticano risponde: "Valuteremo ma no ingerenze, aborto non negoziabile"

Onu, Vaticano risponde: “Valuteremo ma no ingerenze, aborto non negoziabile”

CITTA’ DEL VATICANO – “Prendiamo atto, ma no a ingerenze”, questa la risposta del Vaticano alle accuse dell’Onu. Accuse che non esita comunque a definire “ideologiche” dal momento che  l’aspetto negativo del documento che hanno prodotto è che sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell’incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede”. Quanto alle richieste avanzate dall’aborto, la replica è perentoria: “Non negoziabile”. A parlare  è monsignor Silvano Tomasi, osservatore vaticano all’Onu di Ginevra.

Le dure accuse al Vaticano sulla questione degli abusi su minori commessi da esponenti del clero sono state lanciate nelle osservazioni conclusive del Comitato Onu per i diritti del fanciullo. Mons. Tomasi, ai microfoni di Radio Vaticana, specifica

“bisognerà aspettare, leggere attentamente e analizzare in dettaglio quanto scrivono i membri di questa Commissione”, ma “la prima reazione è di sorpresa, perché l’aspetto negativo del documento che hanno prodotto è che sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell’incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede, che ha dato in dettaglio risposte precise su vari punti, che non sono state poi riportate in questo documento conclusivo o almeno non sembrano essere state prese in seria considerazione”.

Di fatto, secondo l’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra,

“il documento sembra quasi non essere aggiornato, tenendo conto di quello che in questi ultimi anni è stato fatto a livello di Santa Sede, con le misure prese direttamente dall’autorità dello Stato della Città del Vaticano e poi nei vari Paesi dalle singole Conferenze episcopali. [Quindi] manca la prospettiva corretta e aggiornata che ha visto in realtà una serie di cambiamenti per la protezione dei bambini che mi pare difficile di trovare, allo stesso livello di impegno, in altre istituzioni o addirittura in altri Stati”.

Per quanto riguarda poi la raccomandazione fatta alla Santa Sede di cambiare la sua posizione sulla questione dell’aborto, mons. Tomasi sottolinea che “questo Comitato non ha fatto un buon servizio alle Nazioni Unite, cercando di introdurre e richiedere alla Santa Sede di cambiare il suo insegnamento non negoziabile!”.    

“Probabilmente delle Organizzazioni non governative – che hanno interessi sull’omosessualità, sul matrimonio gay e su altre questioni – hanno certamente avuto le loro osservazioni da presentare e in qualche modo hanno rafforzato una linea ideologica”, conclude l’osservatore permanente della Santa Sede.