Oommen Chandy, accusatore marò accusato per tangenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2016 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA
Oommen Chandy, accusatore marò accusato per tangenti

Oommen Chandy, accusatore marò accusato per tangenti

NUOVA DELHI – Il grande accusatore dei marò è nei guai: il governatore dello Stato meridionale indiano del Kerala, Oommen Chandy, è stato accusato di aver preso delle mazzette nell’ambito di uno scandalo relativo all’installazione di pannelli solari. Lo riferisce oggi la stampa indiana. Le accuse gli sono state rivolte da una donna, Saritha S.Nair, imputata nel processo per presunte tangenti versate nel 2013.

Ha detto ai giudici di aver pagato il ‘chief minister’ e il ministro dell’Energia per favorire l’azienda di pannelli solari che dirigeva. La mazzetta versata ammontava a circa 19 milioni di rupie (2,57 milioni di euro). I soldi sarebbero stati dati a un assistente nel luglio del 2012. In seguito alla deposizione, i magistrati hanno aperto un fascicolo a carico del politico del Congresso, noto in Italia per le sue dure posizioni nei confronti dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Parlando con l’agenzia Ians, Chandy ha negato le accuse definendo la scandalo dei pannelli solari “un complotto ben orchestrato ai suoi danni”.

Aggiunge Giuseppe De Lorenzo sul Giornale:

Ovviamente, nessuna condanna è arrivata. Ma anche il coinvolgimento dei marò nella morte dei pescatori al largo delle coste del Kerala è solo una ipotesi. Che Oommen Chandy ha più volte cavalcato per fini elettorali. E non solo.

Senza contare che solo qualche giorno fa il governatore si è opposto alla decisone di permettere a Latorre di rimanere in Italia, dove è da qualche mese in cura a causa di un ictus che lo ha colpito mentre era detenuto in India. Oommen Chandy ha anche chiesto ufficialmente al premier Modi di far tornare il fuciliere in India. “I militari italiani – ha detto – hanno compiuto un crimine sul territorio indiano e dunque devono rispondere alle leggi indiane”. Vuole processarli, li rivuole a tutti i costi in galera a Delhi. Nonostante la morte dei pescatori del St. Antony sia accaduta in acque internazionali. Nonostante i tanti indizi lascino pensare all’innocenza dei fucilieri. E nonostante i marò si siano sempre dichiarati innocenti.