Pablo Neruda, il cadavere riesumato. Caccia all’agente della Cia Michael Townley

Pubblicato il 3 Giugno 2013 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA
Pablo Neruda, il cadavere riesumato. Caccia all'agente della Cia Michael Townley

Pablo Neruda in ospedale (Foto Lapresse)

SANTIAGO DEL CILE – A quarant’anni dalla sua morte, si infittisce il giallo sulla scomparsa del premio Nobel per la Letteratura, Pablo Neruda. Nelle indagini, in corso in Cile, riemerge a sorpresa, e in modo ancora confuso, un personaggio noto anche in Italia: l’ex agente della Cia, Michael Townley, che in passato ha testimoniato a Roma e che ebbe stretti legami con il neofascismo italiano.

Il dossier Neruda è stato riaperto dopo che l’ex autista del poeta, Manuel Araya, sollevò il sospetto che Neruda fosse stato avvelenato da un agente della polizia segreta di Pinochet (la temutissima Dina) nella clinica Santa Maria di Santiago dove il Nobel cileno morì. Erano pochi giorni dopo il golpe, il 27 settembre del 1973.

Nelle ore precedenti la sua morte, nella clinica era stato visto un medico misterioso, segnalato anche dalla stampa locale: un tale Dr. Price, che all’epoca doveva avere una trentina d’anni circa, alto e biondo. “Ritengo che quel Dr Price sia in realtà Townley”, avrebbe rivelato l’ex autista, e anche altre fonti sottolineano che l’identikit dello sconosciuto medico – del quale i media locali pubblicano un ritratto – coincide con i tratti fisici che all’epoca aveva Townley.

Alla luce dei nuovi fatti, un giudice di Santiago ha riaperto qualche mese fa le indagini sulla morte di Neruda. A seguito dell’inchiesta, la salma del poeta è stata riesumata lo scorso 8 aprile: senza escludere la tesi dell’ avvelenamento, i primi studi hanno confermato che il poeta, quando morì in clinica, aveva un cancro alla prostata con metastasi.

”Aspettiamo i risultati finali degli esami sui resti che devono arrivare dagli Usa”, precisa Araya, secondo il quale nell’ uccisione di Neruda sarebbero coinvolti anche due medici cileni. Da anni residente negli Usa sotto copertura del programma di protezione testimoni, Townley, che per anni lavorò con la Dina, ebbe un ruolo di primo piano nell’ideazione ed esecuzione dell’agguato nel 1975 a Roma del fondatore della Democrazia Cristiana cilena Bernardo Leighton.

In esilio a Roma, Leigthon divenne uno degli obiettivi della Dina per la quale lavoravano sia Townley sia altri due ex ufficiali dell’esercito cileno. Proprio questo terzetto venne anni dopo indicato quale mandante dell’agguato contro Leighton, mentre gli esecutori materiali furono individuati nei neo fascisti Stefano Delle Chiaie, di Avanguardia Nazionale, e Pierluigi Concutelli, di Ordine Nuovo, assolti per mancanza di prove.

All’epoca della morte di Neruda, Townley partecipava da agente Cia all’Operazione Condor che negli Anni 70 appoggiò una serie di golpe negli stati latinoamericani dove l’influenza comunista era ritenuta troppo forte da Washington.

Townley è d’altra parte l’autore materiale dell’uccisione nel 1974 a Buenos Aires dell’ex capo dell’esercito cileno Carlos Prats e di sua moglie. E’ stato condannato inoltre per l’assassinio del diplomatico Orlando Letelier, e della sua segretaria, a Washington nel 1976.