Pacchi bomba, stampa Usa: “In azione in Yemen Hassan Al Asiri, noto artificiere di Al Qaida”

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 21:18 OLTRE 6 MESI FA

Hassan Al Asiri

Pare proprio che siano stati confezionati da Ibrahim Hassan Al-Asiri, l’artificiere di Al Qaida per la Penisola arabica, i due pacchi bomba spediti dallo Yemen a Chicago scoperti venerdi in Gran Bretagna e a Dubai. Ma non è tutto: emerge infatti che uno dei due ordigni è stato trasportato su due aerei passeggeri e che entrambi, anche secondo le autorità americane, erano destinati a esplodere in volo.

Uno scenario che rievoca la tragedia di Lockerbie del 1998, quando il volo Pan Am 103 che operava fra Londra e New York esplose nelle spazio aereo britannico provocando 270 morti. Sono queste le inquietanti novità che emergono man mano che il quadro di quanto è accaduto – e di quanto poteva accadere – si va piano piano componendo. Al Asiri, considerato il massimo esperto di esplosivi della ‘rete’ di Osama Bin Laden, è lo stesso che nel Natale dello scorso anno spaventò l’America e il mondo con l’ordigno poi trovato nelle mutande di uno studente nigeriano convertito alla ‘causa’ che era a bordo del volo Amsterdam-Detroit e che non riuscì a far esplodere l’aereo.

Negli Usa, in Gran Bretagna e nello Yemen le autorità continuano a indagare e dal paese mediorentale, da dove i pacchi bomba sono partiti, giunge la notizia del rilascio di una studentessa di ingegneria informatica arrestata ieri in un blitz contro la loro abitazione nella capitale Sanaa perchè sospettata di avere spedito materialmente i due plichi. Le autorità yemenite, che con gli arresti avevano fatto sperare in una rapida soluzione del caso, hanno accettato di rimettere in libertà la giovane, individuata grazie al numero del suo cellulare trovato presso uno spedizioniere, a condizione che si ripresenti quando verrà chiamata per essere interrogata.

Anche la madre è stata rilasciata. L’allerta negli Stati Uniti resta elevata. ”Dobbiamo presumere – spiega John Brennan, consigliere per la sicurezza nazionale americane – che ci siano altre bombe in circolazione”. ”Al momento non c’è alcuna indicazione in questo senso ma sarebbe molto imprudente presumere che non ci siano altri pacchi in giro – aggiunge – lavoriamo con le altre autorità per identificare tutti i pacchi che hanno lasciato lo Yemen di recente per verificare se ci siano o meno altri plichi contenenti bombe”.

I due dispositivi rinvenuti – osserva poi Brennan – erano ”sofisticati, molto simili” a quelli utilizzati per cercare di assassinare Muhammed bin Nayef, principe della famiglia reale di Ryad. Il tutto sembra proprio condurre a Al-Asiri, uno dei terroristi più ricercati al mondo, considerato l’artificiere di Al Qaida, che vive nello Yemen. Secondo indiscrezioni, Al-Asiri sarebbe il sospettato numero uno nelle indagini. Le autorità americane ritengono che i due pacchi bomba contenessero dalle quattro alle sei volte la quantità di esplosivo Petn utilizzato da Al Qaida nella Penisola arabica (Aqap) nel fallito attentato di Natale.

Uno dei due plichi è arrivato a Dubai attraverso due voli passeggeri operati da Qatar Airways, con una prima tratta da Sanaa a Doha e una seconda da Doha a Dubai, dove poi è stato scoperto. Più complicato sarebbe stato rintracciare il pacco poi trovato in Gran Bretagna. Secondo indiscrezioni, infatti, questo stava per essere mancato, a dimostrazione di quanto l’ordigno fosse sofisticato. Nonostante gli avvertimenti su un paio di pacchi esplosivi su voli per la Gran Bretagna e gli Emirati Arabi Uniti venerdì mattina, le sei ore di indagini all’aeroporto di East Midlands inizialmente non avevano dato alcun esito.

Solo dopo l’annuncio da Dubai sul ritrovamento di una bomba, le autorità inglesi hanno effettuato ulteriori controlli, dai quali è alla fine stata rinvenuta la bomba. Un team di sei ispettori della Transportation Security Administration americana si recheranno in Yemen per monitorare le pratiche di sicurezza sui voli cargo e verificare l’esistenza o meno di falle nel sistema.