Mali, padre Macalli e Nicola Chiacchio sono vivi? Un video lo dimostrerebbe

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2020 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA
Mali, padre Macalli e Nicola Chiacchio sono vivi? Un video lo dimostrerebbe

Mali, padre Macalli e Nicola Chiacchio sono vivi? Un video lo dimostrerebbe

ROMA  –  C’è un video che sembra mostrare, vivi, padre Pier Luigi Maccalli, il sacerdote sequestrato il 18 settembre 2018 nella parrocchia di Bomoanga, in Niger, e Nicola Chiacchio, anche lui sequestrato. I due si troverebbero in mano a rapinatori jihadisti.

Il filmato è stato acquisito dai carabinieri del Ros. Sulla vicenda il pm Sergio Colaiocco ha avviato da tempo una indagine in cui si ipotizza il reato di sequestro con finalità di terrorismo. 

Il filmato è stato pubblicato da Avvenire e sarebbe stato girato nel Nord del Mali. “Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo”, si sente nel breve audio. “Mi chiamo Nicola Chiacchio”, si sente ancora.

Il filmato è stato ottenuto grazie ad una fonte in loco di Avvenire, che preferisce rimanere anonima. Nel fermo-immagine del video si vedono i due ostaggi seduti uno di fianco all’altro: Maccalli a sinistra con gli occhiali scuri, con la consueta barba bianca e folta, e in vestito tradizionale. Chiacchio, anche lui vestito tradizionalmente e con la barba lunga. Il gruppo jihadista che ha contattato il quotidiano cattolico non si è identificato.  

Padre Maccalli, 58 anni, appartenente alla Società delle missioni africane (Sma), è stato rapito in Niger il 18 settembre 2018 da presunti jihadisti attivi nella zona: originario della diocesi di Crema, già missionario in Costa d’Avorio per vari anni, padre Maccalli si trovava nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey.

Da mesi di lui non si sa nulla. Le ultime notizie risalgono a più di anno fa quando il vescovo della diocesi di Niamey, monsignor Djalwana Laurent Lompo, disse che il sacerdote era vivo e stava bene, senza fornire altri dettagli per “motivi di sicurezza”.

Chiacchio è sparito nella stessa zona alcuni anni fa, mentre si trovava nella regione probabilmente per turismo.  

“La notizia ci riempie di gioia e di speranza. Tuttavia dobbiamo rimanere tutti molto cauti e attenti. E’ una informazione che va trattata con estrema delicatezza”: così il Superiore Generale della Sma, padre Antonio Porcellato, raggiunto al telefono dall’Agenzia Fides, ha commentato il video

“In questo momento di emergenza sanitaria globale – continua padre Porcellato – continuiamo a mantenere salda la nostra fede, continuiamo a pregare e ad aspettare con l’auspicio che questa Santa Pasqua ci porti come dono immenso la liberazione di padre Maccalli”. (Fonti: Ansa, Agi)