Pakistan. Attentato kamikaze, 48 morti e 134 feriti

Pubblicato il 12 Marzo 2010 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

Venerdì di sangue in Pakistan.  Due kamikaze si sono fatti esplodere a 15 secondi l’uno dall’altro in due punti vicini dell’affollato Bazar RA di Lahore (Pakistan orientale), causando la morte di 48 persone e il ferimento di altre 134. Gli attentatori suicidi, ha detto la polizia, sono andati a piedi verso gli obiettivi, facendo saltare le cariche che avevano indosso fra la gente che stava entrando in una moschea per la preghiera e vicino ad una fermata dell’autobus a ridosso del mercato, dove erano fermi alcuni veicoli militari.

L’attacco è stato in serata rivendicato per telefono a GEO Tv da una persona che ha detto di parlare a nome dei talebani. Testimoni hanno riferito che prima delle esplosioni si sono sentite raffiche di armi automatiche vicino al Bazar, in un’area residenziale e commerciale dove molti organismi militari e della sicurezza hanno strutture di appoggio. La zona, dove si sono verificati crolli e incendi, è stata immediatamente isolata, mentre sul posto sono giunti soccorritori, vigili del fuoco e ambulanze che hanno fatto per ore la spola con gli ospedali.

Il nuovo attentato è stato messo a segno all’indomani della partenza del presidente afghano Hamid Karzai, che ha visitato Islamabad, e sembra destinato a rinfocolare le tensioni con l’India perché in allusione indiretta a questo paese il prefetto di Lahore, Khusro Pervez, ha visto dietro le bombe “potenze straniere implicate nel terrorismo”. Un alto ufficiale della sicurezza pachistana, che però ha chiesto di non essere identificato, ha parlato di 48 morti, di cui 18 militari, e 134 feriti.

Altre fonti investigative, per parte loro, hanno reso noto che fra gli obiettivi dei kamikaze c’erano anche alcuni veicoli militari e che per questo molti soldati sono morti e decine sono rimasti feriti. Inoltre Mohammad Shafiq, capo della polizia speciale criminale, ha precisato che “sono state recuperate le teste degli attentatori”. E’ la seconda volta in pochi giorni che Lahore, seconda città più grande dopo Karachi e capitale culturale del Pakistan, è in emergenza per un attacco terroristico.

L’8 marzo, infatti, in un attentato contro una sezione speciale per interrogatori della polizia, erano rimaste uccise 18 persone. Negli ultimi due anni e mezzo il governo pachistano ha cercato di contrastare l’espansione dei talebani nel paese ma ha dovuto far fronte ad oltre 3.000 attentati che hanno causato 5.200 morti. Sulla questione si è pronunciato oggi a New Delhi anche il premier russo Vladimir Putin. “I gruppi terroristici attivi in Afghanistan e Pakistan – ha detto – sono elemento di preoccupazione per la regione e per il mondo intero”.