Pakistan. Venduta dal padre come sposa-bambina, la polizia la libera

Pubblicato il 19 Luglio 2010 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

E’ finito il matrimonio forzato per la sposa bambina. Shabana, una bambina afghana di otto anni, venduta dal padre nel 2008 per un migliaio di euro ad un amico che l’ha fatta sposare lo scorso anno al figlio di nove, è stata liberata dalla polizia nella città pachistana di Quetta.

Il mini-marito, Khan, e suo padre, Gul Zamir, originari della provincia afghana di Kunduz, sono stati fermati e trasferiti in commissariato, dopo che un vicino aveva denunciato l’esistenza di ripetute violenze nei confronti della bambina. Un giudice di Quetta ha disposto il trasferimento in un centro specializzato nella protezione dei minori di Shabana, incriminato l’acquirente e suocero, e disposto la ricerca del padre, Timor Shah, che vive nella citta’ afghana di Mazar-i-Sharif.

Rozi Khan, il vicino che ha presentato la denuncia, ha sostenuto che la piccola era spesso picchiata dai parenti acquisiti: ”Quando si è rifugiata da me ho deciso di presentare un esposto alla polizia”. In una breve dichiarazione la sposa-bambina ha confermato piangendo i maltrattamenti, fatti anche di privazione di cibo e percosse con una spranga di ferro, e assicurato che ”mio padre, che e’ dipendente dall’hascisc, mi ha barattato per un po’ di soldi”. ”Ho regolarmente pagato l’acquisto della bambina – ha dichiarato candidamente Zamir – e mio figlio l’ha sposata nel 2009”, quando lei aveva sette e lui otto anni. Shabana ha cercato piu’ volte di fuggire, ha concluso, ma l’abbiamo sempre ritrovata e riportata indietro. Da parte sua infine Khan, il marito in erba, ha detto di ”essere contento del matrimonio” e di essere stato al corrente che ”mio padre ha pagato una bella somma” per trovarmi una sposa.