Pamela Canzonieri uccisa in Brasile: vicino di casa confessa

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2016 - 01:12 OLTRE 6 MESI FA
Pamela Canzonieri uccisa in Brasile: vicino di casa confessa

Pamela Canzonieri uccisa in Brasile: vicino di casa confessa

RIO DE JANEIRO – Sarebbe stato il vicino di casa, con precedenti per spaccio, ad uccidere Pamela Canzonieri, italiana di Ragusa di 39 anni trovata morta giovedì 17 novembre a Morro di San Paolo, nello Stato di Bahia, in Brasile. Il presunto assassino, arrestato giovedì 24 novembre, ha confessato. Si chiama Antonio Patricio dos Santos, ma nella regione è meglio conosciuto come Fabricio.  

La confessione è avvenuta durante l’interrogatorio di giovedì presso il commissariato territoriale di Cairu. Agli investigatori l’omicida ha detto di aver incontrato la vittima per strada e di essersi poi recato con lei fino al luogo del delitto, la casa di Pamela.

“Ha spiegato di aver usato abbastanza cocaina prima di vedersi con l’italiana e di non ricordarsi molto bene dei dettagli”, ha riferito il commissario responsabile per il caso, Argimaria Soares Freitas.

Su di lui pendeva già un altro mandato di arresto emesso dalla giurisdizione territoriale di Valenca. Da tempo infatti l’accusato era dedito allo spaccio nella zona. “Nel corso dell’interrogatorio ci siamo resi conto che, dopo l’esperienza in carcere, era diventato più aggressivo”, ha aggiunto il commissario Freitas.

Dai risultati dell’autopsia eseguita nei giorni scorsi era emerso che Pamela Canzonieri è morta strangolata a mani per asfissia. Un fascicolo contro ignoti era stato aperto anche dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia.

Sul caso è intervenuto anche il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni: “Abbiamo lavorato moltissimo con le autorità brasiliane. I vertici della Farnesina hanno parlato continuamente con la famiglia di Ragusa”, ha dichiarato il ministro.

Dopo lo svolgimento delle pratiche burocratiche, la salma di Pamela ha nel frattempo iniziato il lungo viaggio di ritorno in Italia. E’ stata trasferita a Salvador, capitale dello Stato di Bahia, a mille chilometri da Valencia, la città dove è stata eseguita l’autopsia, in attesa del primo volo utile per Roma, dove è attesa venerdì.