Papa Francesco, 3 milioni per ultima messa a Copacabana. Anche bimba anencefala

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Luglio 2013 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco, 3 milioni per ultima messa a Copacabana. Anche bimba anencefala

Papa Francesco (Foto Lapresse)

RIO DE JANEIRO – Oltre tre milioni di fedeli sono accorsi per sentire la messa conclusiva di Papa Francesco a Copacabana, l’ultima di questa 28a Giornata della Gioventù in Brasile.

Migliaia di giovani hanno trascorso la notte nei sacchi a pelo, sulla spiaggia più celebre del Paese, dopo la veglia di preghiera di sabato.

E proprio ai giovani è rivolto il messaggio del Papa: “Per evangelizzare i giovani servono i giovani”, ha detto Francesco nella sua omelia. Così come a loro ha rivolto il suo tweet di oggi: “Cari giovani – ha cinguettato – siate veri atleti di Cristo. Giocate nella sua squadra”.

“Andate, senza paura, per servire”, così il Papa ha voluto sintetizzare il messaggio delle letture bibliche di oggi, chiedendo ai ragazzi di essere missionari, senza paura, raccogliendo il mandato della missione continentale promossa dai vescovi dell’America latina.

Il mandato alla missione, ha spiegato, “non nasce dalla volontà di dominio o di potere, ma dalla forza dell’amore” e “Gesù non ci tratta da schiavi, ma da uomini liberi, da amici, da fratelli; non solo ci invia, ma ci accompagna”. Invitando ancora i ragazzi a andare nelle “periferie esistenziali”, ha chiesto loro di mettere a disposizione la loro energia e creatività.

Il profeta Geremia, ha ricordato, era un ragazzo di 19 anni, eppure ha ascoltato la chiamata. “Quando affrontiamo insieme le sfide – ha detto il Papa – allora siamo forti, scopriamo risorse che non sapevamo di avere”.

Durante l’offertorio della messa, è stata portata sull’altare una bambina anencefala, cioè senza cervello. Solitamente i bambini affetti da questa malformazione muoiono poco dopo la nascita. I genitori della piccola avrebbero potuto optare per l’aborto, consentito in Brasile in simili casi. Ma hanno preferito di no. Sono stati loro a presentare la bambina al Pontefice, che li ha voluti domenica  sull’altare in segno della accoglienza e offerta a Dio della vita.