Papa Francesco a Indios: “Perdono, abbiamo bisogno di voi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2016 - 19:36 OLTRE 6 MESI FA

SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS – “Chiedo perdono agli Indios per le incomprensioni e le esclusioni subite dai cristiani”. Papa Francesco esordisce con una richiesta di perdono ai popoli indigeni per le “sistematiche” incomprensioni ed esclusioni subite e per le spoliazioni delle loro terre durante la messa a San Cristobal de las casa, dove ha celebrato la funzione nella sua visita in Messico.

Nella messa organizzata proprio per le comunità indigene messicane, il Papa ha dichiarato durante l’omelia:

“Che tristezza! Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono!”. Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi!. Perdono, fratelli! Molte volte, in modo sistematico e strutturale, i vostri popoli sono stati incompresi ed esclusi dalla società. Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni.

Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, li hanno spogliati delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano”.

Il pontefice parlando durante la celebrazione ha poi aggiunto che

“la sfida ambientale che viviamo e le sue radici umane ci toccano tutti e ci interpella. Non possiamo più far finta di niente di fronte a una delle maggiori crisi ambientali della storia. In questo oi avete molto da insegnarci. I vostri popoli, come hanno riconosciuto i Vescovi dell’America Latina, sanno relazionarsi armonicamente con la natura, che rispettano come ‘fonte di nutrimento, casa comune e altare del condividere umano’ (Documento di Aparecida, 472).

I giovani di oggi, esposti a una cultura che tenta di sopprimere tutte le ricchezze e le caratteristiche culturali inseguendo un mondo omogeneo, hanno bisogno che non si perda la saggezza dei loro anziani! Il mondo di oggi, preso dal pragmatismo, ha bisogno di reimparare il valore della gratuità!”.

Un momento di forte intensità e commozione si è avuto durante la messa di papa Francesco con le comunità indigene a San Cristobal de Las Casas, nel Chiapas, alla “supplica” dei fedeli pronunciata in lingua locale da un rappresentante indio con toni incalzanti e di profonda emozione, quasi piangendo, sui drammi subiti dalla propria gente.

Durante la “supplica” i tanti indios presenti alla messa ascoltavano a capo chino, in ginocchio, con le mani sul viso o sul capo. Il Papa ha ascoltato, a sua volta, in assorto raccoglimento. Al termine della messa a San Cristobal de Las Casa, papa Francesco ha approvato l’uso della Bibbia e del messale nelle lingue delle comunità indigene del Chiapas (tseltal, ch’ol e tsotsil), usate anche durante la messa.