Papa Francesco, il “miracolo”. Vicino di casa ebreo: “Salvò papà pregando”

Pubblicato il 16 Marzo 2013 - 00:02| Aggiornato il 7 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

QUITO – E’ papa da appena due giorni e già spunta un presunto miracolo di Francesco. La notizia arriva da  Samuel Mario Maizel, un argentino di 65 anni di religione ebraica, che 40 anni fa era vicino di casa a Buenos Aires dell’attuale Papa Franceso. ”Le preghiere dell’allora sacerdote Jorge Bergoglio hanno salvato la vita di mio padre, un episodio che la medicina non riuscì a spiegare”: racconta convinto.

‘Quando è stato eletto Papa ho pianto”, ha rivelato Maizel, che da circa 40 anni vive con la moglie ecuadoriana a Guajaquil. ”Ho conosciuto Papa Bergoglio quando ero un ragazzino, siamo entrambi originari di Flores (quartiere di Buenos Aires, ndr) e all’epoca eravamo vicini di casa. Mio padre era il medico di quartiere e aveva anche una farmacia.Quando avevo 5 anni, mio padre ebbe un infarto e rimase senza respirare per quattro minuti in attesa dei soccorsi. I medici gli pronosticarono un anno di vita. A quel punto, il giovane Bergoglio cominciò una catena di preghiere che permise a mio padre di sopravvivere ben oltre le aspettative dei medici: è morto a 96 anni”, ha detto Maizel al quotidiano ‘El Comercio’.

”Nel 2008, l’allora cardinale Bergoglio invitò i miei genitori a pranzo nel Palazzo arcivescovile. Appena arrivato mio padre tentò di inginocchiarsi davanti al cardinale ma lui lo fermò dicendogli: Sono io che dovrei inginocchiarmi davanti a lei affinché preghi per me. I miei genitori ricambiarono invitandolo a pranzo nel suo quartiere natale, Flores. Ma il cardinale Bergoglio non volle che i miei gli mandassero un autista, prese l’autobus. Gli piace stare tra la gente”, ha raccontato Maizel, che vorrebbe andare in Vaticano ”per dare un forte abbraccio” a Papa Francesco.