Il Papa si dimette. Nuovo pacemaker tre mesi fa. Lombardi: “Cambiò la batteria”

Pubblicato il 12 Febbraio 2013 - 09:08| Aggiornato il 19 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Papa si dimette. Un po’ meno di tre mesi fa, Joseph Ratzinger fu operato al cuore per la sostituzione del pacemaker. Dell’intervento, perfettamente riuscito, si occupò Luigi Chiariello, cardiochirurgo, direttore della cattedra dell’università di Tor Vergata: da dieci anni è lui che monitora, assiste, cura il pontefice dimissionario. L’operazione fu eseguita nella clinica Pio XI sull’Aurelia, a Roma, nel più assoluto riserbo. Riserbo che il medico non ha inteso infrangere in questo momento delicatissimo nella vita del Papa. Interpellato dal Sole 24 Ore non ha voluto commentare. Anche se, dalla sala stampa vaticana, è arrivata la precisazione di padre Lombardi: “Era assoluta routine, solo il cambio della batteria”.

Come stava il pontefice dopo l’operazione? Compatibilmente con la sua età avanzata, superò brillantemente la prova. Anche la mattina successiva all’intervento non mancò di partecipare all’incontro domenicale con i fedeli, sorridendo e scherzando sulla sua salute cagionevole e le riserve inesauribili del suo cuore. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, visibilmente turbato, ha incontrato l’ultima volta Ratzinger una settimana fa. “Non ho mai detto e non dirò nulla sui nostri incontri privati”, ha tenuto a precisare. Tuttavia, non ha potuto omettere una certa impressione, quella di aver visto infine un uomo molto provato. Commosso, a Porta a Porta, ha ricordato: “Il Papa mi ha così affettuosamente salutato, ponendomi la mano sulla spalla, quasi abbracciandomi, che pensavo che fossi solo io prossimo a partire. E invece lo era anche lui”.