Paris Hilton fermata in Giappone dopo la condanna Usa per possesso di cocaina

Pubblicato il 21 Settembre 2010 - 17:07| Aggiornato il 22 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Nuovi guai, neanche a dirlo, per Paris Hilton. Dopo la condanna di lunedì con la condizionale negli Usa per possesso di cocaina, l’ereditiera è stata fermata martedì dai servizi di immigrazione all’aeroporto di Tokyo Narita. Lo riferiscono i mezzi di informazione giapponesi.

Giunta nella capitale nipponica a bordo di un volo privato è stata interrogata dai responsabili dell’immigrazione in quanto una persona con una condanna con la condizionale sulle spalle potrebbe non essere autorizzata ad entrare nel paese ”a meno di speciali motivi”.

Lunedì Paris Hilton si era dichiarata colpevole di due capi di accusa, relativi al possesso di cocaina e di ostruzione alla giustizia, davanti ad un tribunale di Las Vegas e era quindi riuscita ad evitare di finire in carcere. Un giudice l’ha condannata a due pene di sei mesi di carcere con la condizionale avvertendola che se sarà arrestata di nuovo sarà incarcerata per un anno.

Paris Hilton dovrebbe partecipare mercoledì a Tokyo con sua sorella Nicky alla promozione di una linea di borse, ma secondo l’agenzia Jiji l’appuntamento è stato annullato. In giugno la Hilton era stata arrestata dopo una partita della coppa del mondo di calcio in Sudafrica perchè sospettata di detenere marijuana.

Nel 2007 la pronipote del fondatore della catena di alberghi Hilton era stata detenuta per 23 giorni a Los Angeles per aver guidato in stato di ebbrezza.

Il Giappone è molto rigido nel permettere l’ingresso a chi è stato condannato per spaccio o uso di droga. Nel 2002 il calciatore Diego Armando Maradona rischiò di non essere ammesso nel Paese per il suo passato uso di droga, e solo alla fine gli fu concesso un visto valido trenta giorni.

Le autorità furono invece più severe con l’ex membro dei Beatles Paul McCartrney: nel 1980 venne arrestato per possesso di marijuana appena atterrato all’aeroporto Narita.