Pedofilia, le vittime Usa al Papa: “Non bastano le scuse, serve giustizia”

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

Benedetto XVI

Alcune vittime statunitensi di abusi da parte di preti pedofili, riunite nell’associazione Survivors Network of those Abused by Priests (Snap), si aspettano scuse ufficiali da parte di Benedetto XVI questo giovedì in occasione dell’incontro con i sacerdoti di tutto il mondo, ma chiedono che al mea culpa seguano “azioni concrete da parte del Papa, della Curia e dei vescovi di tutto il mondo” per prevenire nuovi abusi e denunciare alle autorità civili chiunque abbia abusato o coperto abusi.

“Non c’é perdono senza giustizia”, hanno affermato i rappresentanti dello Snap in una conferenza stampa svolta a Roma, a margine della chiusura dell’Anno sacerdotale. Alle scuse, hanno aggiunto, devono seguire tre passi: “innanzitutto deve essere attuata una drastica linea di tolleranza zero – hanno affermato – attraverso la rimozione immediata di chiunque abbia abusato di minori e di quanti, pur essendo a conoscenza di questi crimini, non hanno preso provvedimenti”.

Il secondo passo, hanno proseguito, deve dare “completa trasparenza sulla condotta del Papa”, e “il suo coinvolgimento negli scandali di pedofilia fin da quando era a capo della Congregazione per la dottrina della fede”. Infine, le vittime degli abusi chiedono una vera e propria “resa dei conti morale” da parte di papa Ratzinger che comporti, fra l’altro, una inchiesta completa e indipendente sul ruolo avuto da Giovanni Paolo II nella gestione dei casi di abusi sessuali commessi da preti.