La pensione di Ratzinger: 2.500 euro. Come vescovo emerito di Roma

Pubblicato il 18 Febbraio 2013 - 10:54| Aggiornato il 9 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL VATICANO – Joseph Ratzinger da Papa a vescovo emerito di Roma. Con una pensione da 2.500 euro al mese. Vi sembrano tanti? Eppure sono solo la metà dei 5.000 euro mensili dell’assegno cardinalizio concesso abitualmente ai porporati.

Oltre alla ricca pensione, nel suo trasloco al monastero di clausura Joseph Ratzinger, ancora per dieci giorni papa Benedetto XVI, non avrà quasi nulla delle sue cose. Potrà portare il pianoforte, i regali, le lettere private e gli effetti personali. Nient’altro, scrive La Stampa.

Tutte le carte, i quadri, gli arredi, i libri dovranno restare nel Palazzo Apostolico. La prassi vorrebbe che gli appartamenti papali siano sigillati alla morte del pontefice, e tutte le carte e i libri siano portati nell’Archivio Segreto del Vaticano.

Ma sulla questione  dei sigilli non sono ancora state prese delle decisioni. D’altronde è materia del tutto nuova. “Chiederò al cardinale camerlengo Bertone, dopo che si sarà riunito con la Camera Apostolica e si sarà fatto un’idea precisa su questa questione, ha detto padre Federico Lombardi.Sarà fatta una distinzione tra la documentazione d’ufficio che riguarda il governo della Chiesa, e quella personale, per esempio, gli appunti della trilogia su Gesù. Ciò che è più personale lo segue e ciò che è d’ufficio non lo segue“, ha precisato padre Lombardi.

Ad aiutare Ratzinger nel trasloco ci saranno l‘arcivescovo Georg Gaenswein, suo fedele segretario e prefetto della Casa Pontificia, il secondo segretario, il maltese Alfred Xuereb e le quattro “memores domini” che si occupano di tutte le incombenze quotidiane: pulizia dell’abitazione, cucina, mansioni domestiche.

Poi inizierà la nuova vita di Joseph Ratzinger nel piccolo monastero di clausura, un edificio di quattro piani con ambienti comunitari e dodici celle monastiche, una cappella, il coro, la biblioteca, un orto dove si coltivano peperoni, zucchine, cavoli, limoni e arance. Il tutto delimitato da una solida cancellata.