Giappone, quel che resta dopo la tragedia

Pubblicato il 14 Marzo 2011 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

SINGAPORE  – Il prezzo del petrolio è sceso a quasi 99 dollari al barile sui mercati asiatici in seguito al terremoto che ha devastato il nordest del Giappone, minacciando di far tornare in recessione la terza economia mondiale.

Il prezzo di riferimento per il greggio con consegna ad aprile è sceso di 1,63 dollari a 99,53 dollari al barile a mezzogiorno ora di Singapore nelle contrattazioni elettroniche del New York Mercantile Exchange. Il Giappone, con 4,5 milioni di barili al giorno, è il terzo consumatore di greggio nel mondo.

Il Paese asiatico è inoltre il secondo più grande importatore del petrolio e il più grande importatore di gas naturale liquefatto e di carbone. Le tre più grandi raffinerie giapponesi sono state chiuse. L’indice Nikkei 225, il principale della borsa di Tokyo, ha registrato oggi un pesantissimo -6,18%.

Intanto, dal paese asiatico arrivano nuove immagini che documentano il dopo della tragedia: