Pirateria: misteriosa morte dei corsari somali che assaltarono petroliera russa

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 10:45| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

Drammatico  e misterioso epilogo della cattura di una petroliera russa: sarebbero infatti tutti morti i pirati somali che il 5 maggio avevano tentato di sequestrare nel golfo di Aden la nave russa,  “Università di Mosca”, diretta in Cina con un carico di ottantasei tonnellate di petrolio.

La nave appartiene alla società petrolifera russa Novoship.  Il tentativo era stato  sventato  dalla pronta reazione dell’equipaggi.

Nel corso di una sparatoria uno dei banditi era morto mentre gli altri erano riusciti a fuggire, ma il giorno successivo la loro imbarcazione era stata era stata catturata dalla nave ammiraglia “Maresciallo Shaposhnikov”.

Dopo la cattura  i pirati era stati trasferiti sul loro battello che però poco dopo era misteriosamente scomparso dagli schermi radar.

La notizia della morte dei pirati è stata comunicata alle agenzie russe da una fonte del ministero della Difesa a Mosca, aggiungendo che i pirati «non hanno potuto raggiungere la costa e con ogni probabilità sono morti».

In un primo momento il ministero della Difesa russo avrebbe pensato di portare in patria i pirati per processarli, ma la vicenda era avvenuta in acque internazionali e Mosca aveva dovuto rilasciare i corsari.