Pirati attaccano cargo: nave salva, ma prendono in ostaggio equipaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2017 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Pirati attaccano cargo: nave salva, ma prendono in ostaggio equipaggio

Pirati attaccano cargo: nave salva, ma prendono in ostaggio equipaggio

LONDRA – Un cargo indiano è stato assaltato dai pirati e le forze di sicurezza somale sono riuscite a recuperarlo, ma non a mettere in salvo l’equipaggio. Gli undici membri però sono stati catturati e i malviventi sono fuggiti via terra. La nave “Al Kausar” è stata sequestrata all’inizio del mese e fa parte di una serie di attacchi che i pirati somali stanno portando avanti dopo anni di silenziosa “inattività”, spiega il sito Ndtv.com.

“Siamo riusciti a mettere in sicurezza la nave indiana e a salvare due membri dell’equipaggio, ma i pirati sono riusciti a portarne via altri undici”, ha detto alla Reuters Mohamed Hashi Arabey, vice presidente dello Stato del Galmudug. I pirati hanno riferito alla Reuters che vorrebbero tenere gli ostaggi da usare come merce di scambio, affinché vengano invece liberati i pirati detenuti nelle carceri indiane. Ha detto uno di loro:

“Abbiamo incoraggiato i nostri amici a scappare con l’equipaggio, da barattare con il rilascio dei 117 pirati carcerati in India”.

Gli attacchi dei pirati somali hanno raggiunto il picco massimo nel 2012, salendo a 237, ma sono poi scesi vertiginosamente con la messa in sicurezza delle navi da parte degli armatori e un’intensificazione dei controlli da parte delle pattuglie internazionali. Questo mese, tuttavia, c’è stata una nuova ondata di attacchi: sono state infatti catturate due navi, mentre una terza è stata salvata dalle forze indiane e cinesi dopo che l’equipaggio è riuscito a nascondersi e a chiamare i soccorsi.

I residenti della costa somala hanno riferito che la pirateria ha ripreso vita dopo il rilascio, da parte delle autorità locali, di numerose autorizzazioni che permettono ai pescherecci stranieri la pesca in acque somale, pratica che starebbe drasticamente diminuendo l’attività ittica del posto a causa dei pescatori “stranieri” , che taglierebbero le reti dei locali per poi fuggire a bordo di piccole imbarcazioni.