“Pronti a reagire sui cieli libici”: top gun italiano rimosso dopo le sue dichiarazioni

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 14:36| Aggiornato il 23 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il maggiore Nicola Scolari,pilota italiano di Tornado, è stato rimosso dal suo incarico per alcune dichiarazioni rese alla stampa e sgradite al ministero della Difesa.

Il maggiore Scolari è uno dei piloti dei Tornado italiani che domenica sera hanno svolto una missione nei cieli di Bengasi. Al rientro alla base di Trapani l’ufficiale aveva raccontato: “Abbiamo verificato la presenza o meno di radar nemici, ma non abbiamo rilevato emissioni tali per cui un nostro impiego fosse necessario. Qualora un radar fosse accesso noi eravamo pronti a reagire”. Così, dopo queste dichiarazione, dallo Stato maggiore dell’Aeronautica si è disposto per il maggiore il rientro al suo reparto di appartenenza a Piacenza.

La linea del governo italiano sarebbe infatti quella per cui gli aerei italiani volerebbero sui cieli libici solo per pattugliare “senza sparare” e solo “per far rispettare la no fly-zone”.

Anche il resoconto fatto dal comandante Mauro Gabetta, pilota e portavoce della base di Trapani Birgi, cozza con le dichiarazioni di Berlusconi e confermerebbe quanto detto da Scolari: “L’operazione di soppressione delle difese degli avversari condotta dai nostri apparecchi è stata positiva, gli obiettivi sono stati colpiti”, ha spiegato l’ufficiale. “La zona interessata era nei pressi di Bengasi”, ha sottolineato. “Siamo pronti a operare in seno alla coalizione internazionale e ci sentiamo responsabili nei confronti dei cittadini italiani e di tutti i paesi della coalizione – ha aggiunto Gabetta – la nostra missione non è finita, siamo pronti a rispondere ogni volta che ci viene richiesto”.