Putin/ Il presidente russo contraddetto pubblicamente. Il “rimbrotto” viene dalla vedova di Solgenitsyn. Che propone di “tagliare” l’opera di suo marito
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha ricevuta una rara “messa a punto” da parte della vedova del grande scrittore russo Aleksander Isayevich Solgenitsyn. La donna, vedova del premio Nobel, si era recata nello studio del presidente per offrire i primi undici dei 30 volumi che comporranno la monumentale opera omnia di Solgenitsyn.
Vladimir Putin, vittima forse del suo passato, si è però prodotto in una gaffe poco perdonabile. “Vorrei tornare a quanto ci eravamo detti, anche con Aleksander Isayevich: sullo studio, sulla propaganda della sua opera letteraria”. A questo punto è intervenuta Natalja Solgenitsyna replicando stizzita “leggere è meglio che la propaganda.” Putin, che non è abituato ed essere interrotto, figuriamoci contraddetto, ha subito cercato di corregge il tiro.
Il regime comunista, nella cui critica lo scrittore Solgenitsyn impiegò tanta della sua arte, si è servito negli anni del termine per mistificare e legittimare il suo potere dittatoriale. La vedova dello scrittore russo ha fatto un atto dovuto alla memoria del marito.
Nella discussione tra la vedova Solgenitsyn e Putin si è parlato anche dell’insegnamento scolastico delle opere dello scrittore nelle scuole russe. La Solgenitsyna ha lanciato una proposta che ha subito destato numerose polemiche: tagliare l’immenso “Arcipelago Gulag” per rendero più fruibile agli adolescenti. Lo stesso Putin è parso scettico sull’eventuale ridimensionamento del capolavoro di Solgenitsyn.