Putin piazza in Siria SU-35. Missili: raggio Mediterraneo!

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Febbraio 2016 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Putin piazza in Siria SU-35. Missili: raggio Mediterraneo!

Putin piazza in Siria SU-35. Missili: raggio Mediterraneo!

MOSCA – Putin piazza in Siria gli SU-35. Missili: raggio Mediterraneo! Attraverso questi caccia bombardieri infatti Putin può controllare tutto il raggio del Mediterraneo dalla base di Latakia che nasce come in teoria base appoggio per per permettere ai russi rifornimenti, ma che adesso in pratica, secondo quando riportato dalle foto satellitari, sta diventando sempre di più una base operativa.

Il 26 gennaio il satellite israeliano Eros B (lanciato nell’aprile del 2006 dalla scoietà ImageSat International anche per monitorare lo sviluppo del programma atomico in Iran) passa sopra al Medio Oriente in una delle sue orbite-sorveglianza di routine. Questa volta è in grado di scattare le immagini sopra alla base dell’aviazione militare russa a Latakia in Siria: il dispiegamento dei jet Sukhoi (più o meno gli equivalente degli F35 occidentali) nei vari modelli, le batterie anti-missile, i nuovi hangar. Tutto sulle coste del Mediterraneo.

Come spiega Tal Inbar del Fisher Institute for Air & Space Strategic Studies “è la prova che Mosca non è sbarcata in Siria per un’operazione temporanea in appoggio al presidente Bashar Assad. Il tipo di equipaggiamento e di armamenti dimostra che sono lì per rimanere e questo cambia la situazione strategica nella regione”.

Dopo che i turchi hanno abbattuto un jet russo alla fine dello scorso novembre, i russi hanno dispiegato nella base il sistema anti-aereo S-400: le foto scattate dal satellite mostrano le batterie missilistiche. E’ un sistema molto potente con raggio d’azione di 400 chilometri: “Significa che adesso Vladimir Putin – continua Inbar – è in grado, se lo decide, di limitare le azioni e i raid di qualunque aviazione in un bel pezzo di Mediterraneo, di poter tracciare e ingaggiare da terra gli aerei Nato. Anche noi israeliani dovremo tenerne conto”.